Chieti, Ospedale: presto la Pet tac fissa

Finisce l’era del noleggio: entro la fine del 2023 l’ospedale Clinicizzato di Chieti avrà la Pet tac di proprietà

La visita dell’Assessore alla Medicina Nucleare ha avuto un fine preciso: ufficializzare l’ok della Regione all’acquisto della sofisticata tecnologia  utilizzata per confermare una diagnosi di tumore, verificare la presenza di metastasi o una variazione nelle dimensioni della massa neoplastica. Com’è noto, attualmente l’esame viene eseguito su un mezzo mobile preso a noleggio pur di garantire il servizio: altre soluzioni, infatti, non erano consentite per ragioni di tipo organizzativo e strutturale che ora sono state superate grazie all’intervento della Regione, che ha dato anche il via libera all’acquisto. “L’installazione della nuova Pet porrà fine ai disagi di un’utenza che ha bisogno di tutta la nostra attenzione – ha sottolineato l’Assessore – . Noi abbiamo fatto la nostra parte, ora tocca alla Asl passare alla fase operativa”.

L’attrezzatura sarà installata all’interno della Medicina Nucleare, in una sala dov’era collocato un altro apparecchio che verrà dismesso perché obsoleto. Gli uffici Asl sono già al lavoro per predisporre il bando di gara europeo per la fornitura e installazione della Tac Pet, che richiede anche alcuni lavori di adeguamento strutturale: oltre 3 milioni l’investimento previsto. Occorreranno non meno di 4 mesi per l’espletamento delle procedure e l’affidamento dell’appalto, e altrettanti per la messa in opera del macchinario, che si stima possa entrare in funzione entro fine anno. Nel mentre si andrà avanti con il mezzo mobile per assicurare gli esami, fino all’entrata in funzione dell’apparecchio fisso.

Nuove tecnologie in Ostetricia e Ginecologia. Se in Medicina Nucleare l’Assessore ha formalizzato un impegno destinato a concretizzarsi nell’immediato futuro, in Clinica Ostetrico-Ginecologica è stato utilizzato il tempo al passato rispetto alle promesse mantenute. Il parco tecnologico dell’unità operativa è stato già in gran parte rinnovato, con 5 ecotomografi ginecologici 3D di alta fascia, un laser CO2 e diodi da utilizzare collegato al robot chirurgico, che verrà utilizzato principalmente nella chirurgia fetale. Ai 400 mila euro già spesi andranno aggiungersi, nell’anno in corso, altri 900 mila per l’acquisto di altre attrezzature, tra cui una colonna laparoscopica 4 K e una seconda per isteroscopie, cardiotocografi wireless, letti con annesse culle neonatali che favoriscono il contatto della mamma con il bambino in sicurezza. L’Assessore Verì ha espresso convinto apprezzamento, in particolare, per l’attività di diagnosi prenatale di II livello e assistenza alle gravidanze gemellari difficili svolta dal reparto, che richiama nel 30% dei casi pazienti di altre regioni, mentre Schael ha voluto sottolineare l’impegno solidale dell’équipe del Direttore Marco Liberati che da mesi si rende disponibile a coprire i turni anche a Lanciano.

Non a caso, di recente il reparto si è arricchito di un professore specializzato proprio in questo settore: Francesco D’Antonio, formatosi all’estero con i grandi specialisti del campo e ora rientrato nella sua Chieti.