Asl Chieti: assunzione Oss e infermieri, le critiche dei sindacati

“Le azioni intraprese dalla direzione generale della Asl Lanciano Vasto, pur rispettando i requisiti numerici richiesti dalla Regione, rivelano una palese inadeguatezza rispetto alle effettive necessità operative del servizio”

“La decisione di prorogare i contratti di lavoro interinale e di procedere all’assunzione di un numero esiguo di operatori socio sanitari e infermieri non è affatto sufficiente a garantire un’adeguata copertura delle esigenze quotidiane”. Lo sostengono le organizzazioni sindacali Fp Cgil, Uil Fpl, Fials, Nursind e Nursing Up che in una nota congiunta esprimono “una ferma e articolata opposizione alle affermazioni diffuse dalla Direzione Strategica della Asl ritenendole più orientate a garantire visibilità e pubblicità piuttosto che a fornire risposte concrete alle problema che reali del personale”. Secondo le organizzazioni sindacali ciò è ulteriormente confermato dai dati relativi all’utilizzo del lavoro
straordinario, che per l’anno 2024 si è attestato a circa 1.730.000 euro, mentre le proiezioni attuali per il 2025 superano già i 1.950.000 euro. “Tali cifre – si legge nella nota – non solo evidenziano una carenza strutturale di personale, ma mettono anche in luce l’inefficienza nella
gestione delle risorse umane, dato che non sono stati forniti dettagli su quali specifiche figure professionali stiano sopportando il peso maggiore di questa situazione critica”. Sempre secondo i sindacati, inoltre, la revisione del Piano triennale 2024-2026 e le nuove misure di stabilizzazione previste dalla Legge di bilancio 2025 appaiono insufficienti per garantire la stabilità e la continuità del personale nel lungo termine. “La mancanza di un piano dettagliato e coerente che rifletta fedelmente le reali necessità della Asl Lanciano Vasto Chieti – evidenziano – è una lacuna inaccettabile che richiede un’immediata attenzione”. Fp Cgil, Uil Fpl, Fials, Nursind e Nursing Up condannano “con la massima fermezza, la pratica inaccettabile della sottrazione delle ore eccedenti, lavorate, registrate nei resoconti mensili di numerosi lavoratori. Questo comportamento – sottolineano – è ritenuto illegittimo e lesivo della dignità professionale e un grave affronto verso coloro che hanno dedicato tempo e impegno per accumulare quelle ore”. Dai sindacati arriva anche l’invito alla direzione “a porre fine immediatamente a tali condotte irregolari, riconoscendo le reali criticità e adottando misure concrete e durature per risolverle”.