Ricostruzione L’Aquila, il Pd ricorda al sindaco cifre e provvedimenti

Il punto sulla ricostruzione 2009 e sul trasferimento dei fondi con le iniziative, anche dei precedente governi, è stato l’argomento al centro della conferenza del Pd tenuta dal segretario regionale e senatore Michele Fina, dai consiglieri comunali Pezzopane e Palumbo, dal consigliere regionale Pietrucci e dal coordinatore dei sindaci del cratere Anastasio

Dopo la conferenza del sindaco Biondi il Pd vuole riportare l’attenzione su ciò che è accaduto veramente per loro in questi anni spiegando quali fondi hanno interessato il territorio e per invitare l’attuale governo a portare avanti lo stesso trattamento. Il Pd ha fornito un dossier della Camera con cifre e azioni fatte. Gran parte del lavoro è stato portato avanti dalla Pezzopane, hanno detto i presenti, la stessa Pezzopane che ritiene inaccettabile la narrazione della destra che fa partire tutto da un anno zero, quello del governo Meloni in pieno stile propagandistico a loro giudizio. Il sindaco ha parlato del contributo di 20 milioni per minori entrate maggiori spese ma in questi anni, ha spiegato la Pezzopane, tutti i governi precedenti hanno fatto un grande sforzo, chi più chi meno.

Nell’ultima legislatura non c’è stato bisogno di protestare perché i flussi sono stati sempre coerenti. La Pezzopane ha ricordato l’ottenimento dei primi fondi programmati nel tempo governo Letta, poi 5 miliardi con governo Renzi per la ricostruzione. Con il governo Conte 2 ha ricordato la Pezzopane più di 2 miliardi per la privata e costante anche per l’altro cratere. Il flusso insomma è stato costante e ha garantito ai Comuni le risorse. Il fondo per le minori entrate maggiori spese fu ottenuto perché i comuni avevano il problema delle mancate risorse dalle tasse comunali con più spese però. Nel 2011 ci furono 30 milioni, che divennero 26 e a scendere pian piano sempre accompagnati ai fondi per il cratere. Dal 2018 in poi 10 milioni. Somme stanziate in relazione alla ricostruzione che avanzava.

All’amministrazione attuale, ha aggiunto la Pezzopane, non sono mai stati negati fondi. Il sindaco nella scorsa legge di bilancio chiese 10 milioni. Lui li ha chiesti non c’era governo cattivo, aggiunge il Pd. Questa volta chiede 20 milioni e li ha avuti. Per quel che riguarda la ricostruzione la Pezzopane parla di un tiraggio molto basso.

Il coordinatore dei sindaci del cratere Gianni Anastasio ha parlato di una ricostruzione che va, frutto dell’impegno dei governi precedenti. Grazie al lavoro del commissario Legnini si portano a casa molti risultati per Anastasio entro dicembre. Anche per il 2023 il cratere porta a casa dei risultati con fondi già previsti. Il Pd ha avuto un ruolo fondamentale ed è riuscito ad indirizzare certe scelte. Palumbo ha ricordato l’annuncio del 2019 del sindaco Biondi che minacciava le dimissioni. All’epoca al governo c’era Lega con cinque stelle. Quello è stato un momento con un problema di mancanza di sostegno e non era con governi Pd, ha precisato il consigliere, che hanno sempre assicurato risposte. Ciò che si può fare aggiungere strumenti normativi per completare la coda della ricostruzione. Essendo stata eletta qui la Meloni, dice, ci aspettiamo attenzione.

Pietrucci ha fatto considerazioni di natura politica. Voler far passare l’idea che l’ultimo arrivato ha risolto i problemi è una cosa fastidiosa perchè tanto è stato fatto prima e molti esponenti del Pd hanno fatto la storia nei momenti più drammatici. A chiudere il segretario regionale Michele Fina. C’è un fondo complementare ha detto Fina che è stato possibile grazie al Pnrr e che ha consentito di individuare altre risorse statali per emergenze del paese, tra le quali la ricostruzione. Nello stesso spirito ci aspettiamo ampliamento di questo fondo. Abbiamo bisogno di spingere ancora la ricostruzione. Quello che arriva non è un regalo, chiude Fina, ma un diritto. Un appello infine affinché Legnini possa restare commissario della ricostruzione arriva dal Pd.