L’Aquila, “Percorsi di giustizia riparativa e di inclusione sociale” contro il disagio giovanile

L’Abruzzo, e il capoluogo soprattutto negli ultimi tempi, non sono esenti da fenomeni di disagio giovanile

Per questo è essenziale creare una rete che possa consentire la realizzazione di progetti per il reinserimento dei giovani, da 14 anni in su. All’Aquila in particolare al fenomeno delle baby gang è stato inflitto un duro colpo ultimamente ma il procuratore del tribunale dei minori David Mancini già in quell’occasione aveva ribadito l’importanza della giustizia riparativa. Il protocollo siglato in regione “Percorsi di giustizia riparativa e di inclusione sociale” va proprio in questa direzione, dopo la repressione comunque necessaria il reinserimento. Purtroppo la pandemia e l’isolamento hanno fatto balzare in avanti i casi di disagio giovanile con una segnalazione a settimana, come sottolineato della dottoressa Cecilia Angrisano presidente del tribunale dei minori.

Il protocollo d’intesa è stato siglato tra Associazione Nazionale Comuni Italiani Abruzzo (ANCI), Tribunale per i Minorenni di L’Aquila, Procura della Repubblica per i Minorenni di L’Aquila, Centro Giustizia Minorile per Lazio, Abruzzo e Molise, Ufficio Servizio sociale per i Minorenni di L’Aquila. L’obiettivo è promuovere la sensibilità e la disponibilità ad azioni riparative da parte della Comunità’ attraverso una rete. In realtà il tribunale dei minori dell’Aquila è già molto attivo con molti progetti, la novità è la rete che si va a creare che coinvolge anche istituzioni e società civile.

 

Fabio Lussoso: