I Giovani Democratici si confrontano sul futuro delle Università abruzzesi

Il futuro della ricerca nelle Università abruzzesi, a Chieti convegno organizzato dai Giovani Democratico con esperti e rappresentanti delle istituzioni

“Un Governo che non investe nella ricerca e nelle università non può garantire un futuro al Paese”. Ad affermarlo Alfredo D’Attorre, responsabile Università della segreteria nazionale del PD intervenuto ieri a Chieti al convegno dal titolo “Il Futuro della Ricerca in Abruzzo”, organizzato dai Giovani Democratici Abruzzo. L’evento, è stato detto, si inserisce in un percorso promosso dai Giovani Democratici per riportare al centro il ruolo delle università e della ricerca in Abruzzo, soprattutto alla luce dei gravi tagli ai fondi di finanziamento ordinario che il governo Meloni ha deciso e che colpiranno duramente gli atenei nei prossimi anni. “Con questa iniziativa – spiega il segretario regionale dei Giovani Democratici, Saverio Gileno vogliamo avviare un confronto tra associazioni studentesche, corpo docente, sindacati, dottorandi e ricercatori, per delineare proposte concrete a sostegno della ricerca e dell’università in Abruzzo”.

“Il Dipartimento Università e Ricerca del Pd, ha sottolineato D’Attorre, nei giorni scorsi ha esaminato la gravissima emergenza che le scelte del governo stanno determinando per il mondo universitario italiano. Il decreto di ripartizione tra gli atenei del Fondo di finanziamento sta facendo emergere la cruda realtà delle cifre rispetto alle cortine fumogene del governo. Sommando il taglio in valore assoluto già noto, che ammonta a quasi 200 milioni di euro, al dirottamento dei 340 milioni di euro del piano straordinario di reclutamento a copertura della riduzione delle risorse ordinarie, e alla mancata copertura dei 300 milioni di euro necessari per gli aumenti stipendiali del personale strutturato, il taglio effettivo supera gli 800 milioni di euro, quasi il 10% della dotazione complessiva dell’FFO! Ciò significa che la quasi totalità degli atenei dovrà rivedere radicalmente la propria programmazione, bloccando o riducendo quasi a zero le assunzioni di giovani ricercatori e le progressioni di carriera per il prossimo triennio. A ciò si sommano il progetto della ministra Bernini di riforma del pre-ruolo, appena depositato al Senato e caratterizzato da una pesante precarizzazione del personale della ricerca, e la mancata regolamentazione delle università telematiche private, probabilmente anche per effetto dell’alleanza nazionale recentemente stretta dal centrodestra con il movimento di Bandecchi, proprietario di un’università telematica. Su tutto questo il Partito Democratico lancia da subito una campagna di mobilitazione, che affiancherà la battaglia parlamentare, si articolerà in diverse iniziative territoriali e avrà un momento centrale a Roma a novembre in un’iniziativa nazionale con la segretaria Elly Schlein”.

L’incontro, moderato da Aurora Bruno dei Giovani Democratici, ha visto la partecipazione tra gli altri di Luciano D’Amico, già rettore dell’Università di Teramo e docente universitario nonché capogruppo dell’opposizione in Consiglio regionale, Silvio Paolucci, già assessore regionale alla Sanità, Davide Clementi, segretario nazionale dell’Associazione ADI (Dottorandi e Ricercatori Italiani); del Prof. Christian Corsi, Magnifico Rettore dell’Università degli Studi di Teramo; Augusta Marconi, CGIL Abruzzo. In apertura del convegno i saluti istituzionali del sindaco di Chieti, Diego Ferrara.