Elezioni Comunali 2023, il voto in Abruzzo

Anche in Abruzzo è il giorno del voto: oggi e domani, lunedì 15 maggio, in 31 comuni 152 mila abruzzesi cittadini alle urne. L’eventuale turno di ballottaggio è previsto il 28 e 29 maggio

Si vota dalle 7 alle 23 di oggi e lunedì dalle 7 alle 15 e subito dopo, a chiusura dei seggi, inizieranno le operazioni di spoglio. Rete8 a partire dalle ore 14,45 di domani,  lunedì 15 maggio, seguirà in diretta gli scrutini fornendo in tempo reale i nomi dei sindaci eletti. In studio, da Teramo, il direttore Carmine Perantuono condurrà la lunga diretta elettorale realizzata in collaborazione con il quotidiano d’Abruzzo “il Centro”. Collegamenti sono previsti dai comuni di Silvi, Atri, Alba Adriatica, Loreto Aprutino, Cepagatti e Pianella. Sono previsi inoltre aggiornamenti in tempo reale anche sui siti web – www.rete8.it e www.ilcentro.it 

In Abruzzo sono due i comuni con più di 15mila abitanti, Teramo e Silvi. Se nessun candidato dovesse ottenere la maggioranza assoluta al primo turno, cioè il 50% più uno dei voti, si andrà al secondo turno di ballottaggio tra i due nomi più votati. I candidati sindaco a Teramo sono tre, sostenuti da 15 liste. Per il centrodestra corre l’avvocato Carlo Antonetti, sostenuto dalle liste Fratelli d’Italia, Lega, Forza Italia-Noi moderati, Futuro In e AmoTe, in cui confluiscono anche i candidati di Azione. Pd e M5S sostengono il sindaco uscente Gianguido D’Alberto insieme alle liste Insieme Possiamo, Innova Teramo, Teramo Vive, Bella Teramo e In Comune per Te. In corsa anche Maria Cristina Marroni, coordinatrice provinciale di Italia Viva sostenuta dalle liste Teramo Sul Serio, Teramo Protagonista e Azione Politica – Teramo. Mentre a Silvi i candidati sindaco sono l’uscente Andrea Scordella,  Giuseppe Gentile e Massimo Blasiotti. Andrea Scordella è sostenuto da una coalizione di centrodestra per un totale di cinque liste e 80 candidati consiglieri. Per il centro sinistra e Movimento 5 Stelle Giuseppe Gentile è appoggiato da quattro liste e 50 candidati consiglieri. Massimo Blasiotti, ex Movimento 5 Stelle, è il candidato sindaco di una coalizione civica composta da due liste ognuna con 16 candidati a supporto.

QUESTI I COMUNI DOVE SI VOTA

5 in provincia di Chieti – Castelguidone, Frisa, Pizzoferrato, Torino di Sangro, Villa Santa Maria.

8 in provincia dell’Aquila – Barete, Bugnara, Castellafiume, Lucoli, Massa d’Albe, Oricola, San Benedetto dei Marsi, Scanno.

9 in provincia di Pescara – Bussi sul Tirino, Cepagatti, Loreto Aprutino, Nocciano, Pianella, Pietranico, Roccamorice, San valentino in Abruzzo Citeriore, Turrivalignani.

e 9 in provincia di Teramo – Alba Adriatica, Atri, Castilenti, Civitella del Tronto, Controguerra, Nereto Notaresco, Teramo e Silvi.

 

In corsa ci sono 65 candidati sindaci e 1.264 aspiranti consiglieri comunali. Fari puntati sui due comuni più grandi: Teramo e Silvi. In questi due comuni, se nessuno dei candidati a sindaco otterrà almeno il 50 per cento dei voti, più uno, si andrà al ballottaggio. L’eventuale secondo turno si svolgerà due settimane dopo, il 28 e 29 maggio, con gli stessi orari per il
voto. Negli altri 29 centri con meno di 15mila abitanti, invece, i nuovi sindaci e i consiglieri saranno eletti con un turno secco.

Le province col maggior numero di comuni al voto sono quelle di Teramo e Pescara, entrambe con nove centri interessati, seguite dall’Aquila (8) e da Chieti (5).

A Teramo i candidati a sindaco sono tre: l’uscente Gianguido D’Alberto con una coalizione di centrosinistra e può contare sull’appoggio di Pd e M5S oltre a 5 liste civiche. Il centrodestra
schiera Carlo Antonetti, sostenuto da Fratelli d’Italia, Lega, Forza Italia-Noi Moderati e due civiche. Maria Cristina Marroni, esponente di Italia Viva, è invece appoggiata da tre liste civiche.

A Silvi il primo cittadino uscente Andrea Scordella guida una coalizione con 5 liste (Fratelli d’Italia, Lega, Forza Italia, Noi Moderati più una civica). Lo sfidano Giuseppe Gentile, centrosinistra, con 4 liste (Pd, 5 Stelle e 2 civiche), e Massimo Blasiotti, ex M5S, con 2 civiche.

In due comuni non si vota per la naturale scadenza di mandato. A Bugnara, in Valle Peligna, si torna alle urne dopo la scomparsa, nel dicembre scorso, del sindaco Giuseppe Lo Stracco, 63 anni. Il confronto sarà tra Domenico Taglieri, vicesindaco uscente, con “Patto per Bugnara”, e Alessandro Manzoli, già consigliere di opposizione, con la lista “Cittadinanza attiva”. A
Castelguidone – il più piccolo comune al voto, con appena 492 elettori, a fronte di 304 residenti – si vota dopo il commissariamento prefettizio in quanto, le amministrative dell’estate 2022 si erano concluse con un nulla di fatto per mancato raggiungimento del quorum a fronte della presentazione di una sola lista.
Saranno in campo l’ex sindaco di Bucchianico Mario Antonio Di Paolo (Insieme per Castelguidone), Giovanni Notarangelo
(L’alternativa) e Lorenzo Di Luzio (L’Altra Italia).

Il voto disgiunto è ammesso soltanto nei comuni con più di quindicimila abitanti. Nei piccoli paesi una sola preferenza, da 5mila in su doppia preferenza di genere. In tutti i Comuni si possono esprimere delle preferenze per i candidati al consiglio comunale. In particolare, per i Comuni con meno di 5mila abitanti è possibile esprimere una sola preferenza. Nei Comuni che hanno più di 5mila abitanti, invece, si possono esprimere fino a due preferenze. Per chi esprime due preferenze, queste devono essere obbligatoriamente rivolte a un uomo e a una donna. Non si può, quindi, mettere la preferenza per due uomini o per due donne. Indicare una o più preferenze non è obbligatorio.

A fronte di 65 candidati alla carica di sindaco, le donne solo appena sette. 

Tessere elettorali, schede, carte d’identità: vietato portare telefonini in cabina. Le operazioni di scrutinio dei voti inizieranno subito dopo la chiusura dei seggi, alle ore 15 di domani. Per prima cosa gli scrutatori dovranno seguire le procedure previste per verificare che tutto sia in regola con le norme previste per le elezioni amministrative. Una volta completate le verifiche ordinarie, inizierà il conteggio dei voti vero e proprio.

Fabio Lussoso: