Disoccupazione, dal M5S una proposta di Legge per i lavori di pubblica utilità

Pettinari: “Necessario implementare le risorse per sostenere gli abruzzesi in difficoltà e favorire il reinserimento lavorativo”

Sostenere il reddito degli abruzzesi disoccupati e facilitarne il reinserimento nel mondo del lavoro, attraverso il coinvolgimento in attività di pubblica utilità per la manutenzione e valorizzazione delle aree urbane. E’ questo il cuore della Proposta di Legge del M5S “Disposizioni a sostegno dei progetti di lavori in favore delle persone in stato di disoccupazione” presentata questa mattina nel corso di una conferenza stampa. A esporne i contenuti è stato il primo firmatario Domenico Pettinari, Vicepresidente del Consiglio regionale d’Abruzzo, con il signor Berardo Di Giandomenico che ha collaborato alla stesura della proposta.

“Con l’inflazione nel 2022 all’8,1%, la più alta in Italia dal 1985, le famiglie non riescono più ad arrivare a fine mese e numerosissime attività commerciali sono costrette a chiudere i battenti, con un’impennata altissima dei livelli di disoccupazione -ha spiegato Pettinari- La Regione Abruzzo sotto tale profilo non brilla affatto, visto che secondo i dati pubblicati dall’ISTAT, al II trimestre 2022 il tasso di occupazione si attesta al 58%, inferiore rispetto a quello nazionale del 60,5%. Mentre i disoccupati aumentano di 14 mila unità, facendo registrare in Abruzzo un tasso di disoccupazione pari all’11,3% nel II trimestre 2022, superiore a quello italiano dell’8,1%, il peggior dato a livello nazionale per incremento del numero di disoccupati.

Davanti a una tale spirale negativa in atto, Regione Abruzzo ha il dovere di intervenire con misure e risorse adeguate per sostenere gli abruzzesi in difficoltà e favorirne il reinserimento lavorativo. A questo fine abbiamo presentato una Proposta di legge, a mia prima firma, che rappresenta uno strumento utile al contrasto della disoccupazione. La norma, infatti, prevede la possibilità di inserire soggetti attualmente disoccupati, in attività di pubblica utilità, in particolare con interventi relativi ad attività forestale e vivaistica; rimboschimento, sistemazione montana, sistemazione di spazi verdi, giardini pubblici. Inoltre preveda la possibilità di svolgere attività nel Terzo settore rivolte a persone anziane, minori e disabili. Si tratta di una misura facilmente sostenibile per le casse della Regione. Parliamo di circa 500 mila euro nel 2023 e 1 milione di euro per le annualità 2024 e 2025, che troverebbe copertura per il 2023 con le risorse finanziarie previste nel capitolo di spesa dedicato alle “Politiche per il lavoro e la formazione professionale” e nel biennio successivo attingendo al bilancio di previsione 2023-2025.

Questo intervento permetterebbe agli Enti, come ad esempio Province e Comuni, di poter contare, in via temporanea e straordinaria, sull’aiuto dei cittadini inoccupati per attività di pubblica utilità. Ai lavoratori temporanei, verrebbe riconosciuta un’indennità giornaliera, senza perdere lo stato di disoccupazione visto che si parla appunto di attività a breve termine. L’attivazione dei progetti sarebbe molto semplice, questa avverrebbe mediante la pubblicazione da parte di Regione Abruzzo, di un avviso pubblico rivolto a tutti gli Enti locali regionali, in cui vengono disciplinate le modalità di presentazione ed i contenuti dei progetti di lavoro, le tipologie dei soggetti disoccupati coinvolti, la durata, la misura dell’indennità giornaliera corrisposta e le modalità dei finanziamenti concessi. Gli enti locali successivamente presenterebbero alla Giunta Regionale un progetto di LPU, con quest’ultima che approverebbe i progetti rispondenti ai requisiti dell’avviso, ammessi a finanziamento sulla base dei criteri definiti dall’avviso pubblico.

E’ chiaro che davanti alla povertà crescente, generata anche dalle scelte sbagliate che questo Governo sta attuando in settori strategici, la Regione deve intervenire immediatamente per iniziare a dare risposte concrete a tutti quegli abruzzesi che in questo momento sono in difficoltà”. conclude.

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Fabio Lussoso: