Comune L’Aquila: Tregua armata in maggioranza

Comune L’Aquila: Tregua armata in maggioranza dopo le tensioni interne tra il sindaco Cialente ed Italia dei Valori.

Dopo le tensioni interne delle scorse settimane, dovute ai malumori dell’Italia dei Valori per il siluramento dell’assessore al Bilancio Lelio De Santis, segretario regionale del partito, la maggioranza di centrosinistra mette a sopire i malumori siglando con il sindaco Massimo Cialente una sorta di tregua armata. L’occasione è offerta dal voto sull’assestamento di bilancio, un’operazione da 18 milioni di euro che arriva a soli tre mesi dalla travagliata approvazione del bilancio di previsione.  Più di metà della cifra andrà a copertura dei debiti fuori bilancio e dei cosiddetti crediti di dubbia esigibilità. Parte delle risorse serviranno poi a sanare la voragine da 9 milioni di euro apertasi con la delibera che ha autorizzato la cessione a Banca Sistema delle bollette Enel mai pagate per i consumi del progetto Case. Un pasticcio votato da tutta la giunta, eccezion fatta per il vice sindaco Nicola Trifuoggi. Critica l’opposizione, che parla di bilancio falsato da operazioni illegittime.
Il voto favorevole della maggioranza sull’assestamento non risolve, tuttavia, i problemi politici tra le varie forze che la compongono.  Su proposta del Partito Democratico, il centrosinistra ha deciso di sedersi intorno ad un tavolo per lavorare ad un documento che, nelle prossime settimane, verrà presentato alla città: un vero e proprio patto di fine mandato per arrivare alle elezioni del 2017.Il documento prende spunto da un’analisi condivisa da tutti partiti: l’amministrazione Cialente vive un momento di impasse, in balia dei veti dei dirigenti più che ispirata da una visione politica, e non è in grado di stimolare un dibattito all’altezza delle sfide che attendono la città, nei prossimi mesi.  Il patto di fine mandato sarebbe un modo per rilanciare l’azione del governo cittadino su alcuni punti specifici e concreti ma anche per disegnare strategie capaci di guardare oltre le elezioni, per un rilancio sociale ed economico del territorio.

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Luca Pompei: