Nigeriani d’Abruzzo: “Terrorismo, la polveriera africana”

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Sono un migliaio i Nigeriani in Abruzzo. L’appello della comunità all’Occidente: “Terrorismo? Non dimenticate la polveriera africana”, dopo l’ennesimo attentato di ieri.

L’ultimo attentato, quello di ieri, a Yola, città nel nord-est della Nigeria: 32 i morti, decine e decine i feriti. Una bomba è esplosa al mercato vicino alla stazione dei bus. L’attentato è stato attribuito ai fondamentalisti islamici di Boko Haram che da anni insanguina la regione e che nel 2014, secondo dati Global Terrorism Index ha ucciso più dell’Isis con cui ha stretto un’alleanza. I numeri sono agghiaccianti: più di 32mila i morti nel mondo per terrorismo nel solo 2014, l’80% in più rispetto al 2013. Sono 44 i nostri Connazionali rimasti uccisi nei vari attentati terroristici. E’ ancora aperta la ferita dell’orrore di Parigi e della morte seminata dall’Isis, e ieri nuovo attentato in Nigeria di Boko Haram (da una locuzione che letteralmente significa “l’istruzione occidentale è proibita”) e che si è alleato proprio quest’anno con lo Stato Islamico. E’ commosso Patrick Guobadia, nato in Nigeria da anni in Abruzzo dove, come coordinatore regionale dei Migranti della CGIL si batte per i diritti degli immigrati che vivono e lavorano nella nostra regione. Patrick si rivolge all’Europa e all’Occidente affinché non sia dimenticata la situazione esplosiva in diversi Paesi africani, quali la Nigeria appunto.

“Il terrorismo deve essere combattuto nella sua interezza. L’Europa e l’Occidente non possono disinteressarsi della situazione in Nigeria, un Paese popoloso. Il Nord-Est è martoriato dagli attentati di Boko Haram che hanno causato negli anni migliaia di vittime. Il nuovo Presidente eletto qualche mese fa sta adottando la linea dura nei confronti dei fondamentalisti islamici, ma non può essere lasciato solo. Se esplode la guerra in Nigeria, tutta l’Africa è a rischio. Condanniamo duramente gli attentati di Parigi – prosegue Guobadia – e per questo tutto il mondo deve unirsi in una lotta unica e decisa ai terroristi, rivendicando una pace globale”.

Patrick annuncia una manifestazione a Pescara, alla quale parteciperanno le varie associazioni di migranti per dire NO, tutti insieme, al terrorismo. Guobadia, come rappresentante degli immigrati, parla anche di un’altra questione locale e anticipa che il prossimo 26 novembre ci sarà un Consiglio Comunale straordinario per discutere dello spostamento del mercato etnico dalla stazione di Pescara. Sarà presente una delegazione di venditori senegalesi.

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