Verso Pescara-Rimini, l’ex Di Battista: “23 anni meravigliosi, mi emozionerò”

Verso Pescara-Rimini: partita in programma lunedì alle ore 20,45. Diversi gli ex: Giuseppe Geria, Filippo D’Alesio, l’attaccante Jacopo Cernigoi soprattutto Antonio Di Battista che è stato alle dipendenze del club biancazzurro per ben 23 anni dal 1998 al 2021: “Gara particolare, mi emozionerò”.

“Mai avrei immaginato di affrontare il Pescara da avversario-afferma sul nostro sito www.rete8.it Antonio Di Battista dalla scorsa estate responsabile dell’area tecnica del Rimini-col Pescara ho trascorso 23 anni meravigliosi.

Sono approdato nel club biancazzurro nel 1998. Ho accettato la proposta di Cetteo Di Mascio. A livello giovanile abbiamo costruito qualcosa di importante. Nel 2001 la Primavera ha sfiorato il titolo nazionale nella finalissima con la Lazio a Jesi.

Sotto la mia guida tecnica, sempre nello stesso anno, gli Allievi Nazionali hanno battuto la Lazio a Roma per 3-2 ribaltando l’iniziale doppio svantaggio e si sono qualificati ai quarti di finale scudetto. Una vera e propria impresa.

Peccato per l’epilogo. Dopo lo 0-0 del match di andata a Bergamo, altro pareggio all’Antistadio Flacco di Pescara ma con gol (1-1) dei nerazzurri in trasferta. Fu decisivo. A realizzarlo nei minuti finali un certo Giampaolo Pazzini. Venne fuori una splendida nidiata. Ragazzi del 1984 (Bartoletti, Corti, Colacioppo), ma noi giocavamo con i sotto età del 1985 come Daniel Ciofani, Aquilanti, Capasso, Di Martile, Staniscia e un ’86, quindi ancora più piccolo, come Simone Vitale.

Oppure i ragazzi del 1991-92. Nel 2008, arrivammo agli ottavi di finale scudetto e fummo eliminati dal Milan. Braida venne a vedere Verratti. Ne rimase impressionato. Il giorno dopo erano state fissate le visite mediche a Milano ma Marcolino (Verratti), allora 15enne, non se la sentì di trasferirsi e restò con noi.

Da quel gruppo abbiamo tirato fuori 14 professionisti che hanno giocato e giocano tra serie A, B e C. Naturalmente Verratti la punta di diamante. Ma c’erano anche i vari Inglese, Martella, Ragni, Babacar che pur non potendo essere tesserato si è allenato con noi prima di firmare per la Fiorentina.

Pescara è la squadra del cuore. Tantissimi ricordi. Ho ricoperto più o meno tutti i ruoli: allenatore Allievi, allenatore Primavera, responsabile scouting e responsabile tecnico, responsabile del settore giovanile ma anche una ventina di panchine in prima squadra in sostituzione di Ivo Iaconi (squalificato), nel dopo Camplone e, prima dell’avvento di De Rosa, 4 gare al fianco di Vincenzo Vivarini sprovvisto all’epoca di patentino (2006-07).

A Rimini mi trovo molto bene. La proprietà non ci fa mancare nulla. C’è una Presidentessa (Stefania Di Salvo). Io e Giuseppe Geria (Direttore Generale) lavoriamo in perfetta sintonia. Un feeling nato a Pescara e consolidatosi nel tempo. Crediamo di aver allestito una buona squadra. Siamo partiti male ma ci stiamo riprendendo. Siamo in serie utile da tre gare. Ci siamo qualificati agli ottavi di Coppa Italia battendo il Perugia.

Il tecnico Emanuele Troise sta lavorando tantissimo sull’equilibrio di squadra. Il Pescara ha una rosa di valore, ben costruita e allenata da un autentico maestro come Zeman. Non faccio pronostici, la Pescara calcio è stata per me una palestra di vita. Lunedì prossimo all’Adriatico mi torneranno in mente tante cose. Sarò felice di emozionarmi”.

ULTIMI ARTICOLI

Serie C Pescara-Rimini: ecco l’arbitro-clicca qui

Pescara calcio: in Coppa, vittoria importante per il morale-clicca qui

Nel video, la scheda