Pescara irriconoscibile e senz’anima, l’Ancona sbanca l’Adriatico (0-2) senza fatica. Tanti passi indietro. Squadra lunga, larga, centrocampo inesistente, difesa da brividi (secondo gol emblematico). Sesto ko in casa, quindicesimo stagionale. Ora i biancazzurri sono settimi.

In generale Pescara molle, troppo aperto e senza un minimo di aggressività. Tutto l’opposto rispetto a quanto visto nelle prime 4 gare della gestione Cascione.

La partita dei biancazzurri è durata lo spazio di 5/10 minuti. Praticamente nulla. Poi i dorici hanno preso campo, il pallino del gioco e colpito in modo spietato. Vittoria senza alcun dubbio meritata.

Certo, agevolata anche dalle scelte iniziali. Giocare con un centrocampo così diventa complicato. È stato come consegnarsi agli avversari. Difesa da brividi.

Tunjov ancora deludente e impalpabile. Per caratteristiche l’estone continua a fare fatica nell’interpretazione di un ruolo che non è nelle sue corde. In realtà niente di nuovo.

Lo stesso Meazzi è un trequartista e non una mezz’ala. Gli effetti: assenza di filtro, impatto fisico e interdizione. Squizzato abbandonato al suo triste destino. Alla base una rosa assemblata male. Cosa sottolineata da fine mercato estivo. A gennaio si è fatto peggio.

Il Pescara è sparito inopinatamente e troppo presto dal campo. L’Ancona ne ha approfittato giocando molto meglio. Vale, tuttavia, la pena ricordare che nelle precedenti 4 trasferte i dorici avevano subito altrettante sconfitte senza segnare neanche un gol.

L’undici di Cascione è scivolato al settimo posto, scavalcato dalla Juventus Under 23 e agganciato dal Pontedera che ha pareggiato in casa (2-2) contro il fanalino Olbia retrocesso in D. Il doppio scontro diretto con i toscani è favorevole ai biancazzurri.

Domenica prossima ultima di campionato sul campo della Fermana (ore 20). Poi i play off. Oggi il Pescara affronterebbe in casa il Pontedera con due risultati su tre (vittoria o pareggio) al 90′.

Ancona a un passo dalla salvezza diretta. Per il tecnico Roberto Boscaglia 7 punti in 4 gare e seconda vittoria all’Adriatico. La prima volta 10 anni fa in B (2 febbraio 2014) alla guida del Trapani (0-1 gol di Gambino).

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