Pescara calcio: questa volta nulla da salvare, l’involuzione è oggettiva

Pescara calcio: questa volta non c’è nulla da salvare, biancazzurri irriconoscibili e involuti. Col Taranto che in trasferta aveva racimolato la miseria di un solo punto, terzo ko di fila (0-2). La squadra sembra essersi smarrita. I frequenti cambi di formazione non stanno aiutando. Ora, però, calma e sangue freddo.

Il Pescara è durato il breve spazio di un quarto d’ora. Poi, le solite, preoccupanti, macroscopiche disattenzioni nelle retrovie e l’incapacità di reagire. Nella ripresa biancazzurri frenetici e senza idee.

La resa dopo l’espulsione di Kraja. Finale in 9, con i cambi terminati, per l’infortunio di Palmiero (problema al ginocchio da valutare).

Il tema è ineludibile: dieci gol incassati nelle ultime 4 gare, cinque su palla inattiva, sei di testa. Il dato è oggettivo, incontrovertibile. In difesa è subentrata un’insicurezza inspiegabile. La solidità è stata sempre la peculiarità della squadra di Colombo.

Insomma, questa volta proprio nulla da salvare neanche la prestazione che pure era stata discreta a Francavilla Fontana dove, però, gli errori del reparto arretrato avevano fatto la differenza.

Va, tuttavia, ribadita una verità: fino alla vigilia del match con la corazzata Catanzaro, stiamo parlando di appena 9 giorni fa, il Pescara aveva ampiamente superato le aspettative.

Lo 0-3 con i calabresi ha prodotto un contraccolpo? Forse, ma non può essere l’unica spiegazione. Già nelle partite precedenti contro Gelbison, Messina e Turris si era manifestata una flessione, probabilmente fisiologica, comunque mascherata dalle vittorie.

Ora, invece, il calo sembra essersi trasformato in involuzione. È come se i biancazzurri avessero perso tutte quelle certezze faticosamente costruite nelle prime 13 giornate. Probabilmente, anche i troppi cambi di formazione non hanno aiutato.

Finanche inutile e fuorviante parlare delle direzioni arbitrali che, tuttavia, sono state finora rarissimamente all’altezza. Dispiace constatarlo ma sarebbe arduo affermare il contrario.

Di certo, questo è il punto più basso di una stagione che resta molto positiva ma da domenica prossima, a Monopoli (ore 17.30), servirà una decisa reazione. Ora, più che mai, calma e sangue freddo.

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