Pescara calcio: meriti di Breda oggettivi, una squadra anche senza Ceter

Pescara calcio: altro passo avanti significativo, una squadra anche senza Ceter. Il pari col Brescia garantisce continuità. Anima e organizzazione, ordine e certezze. I meriti di Breda sono indiscutibili.

Il Pescara sa anche recuperare, non è affatto un dettaglio. Finora, era successo, ma parzialmente, solo con l’Empoli all’Adriatico. Storia della terza giornata. All’ex Romagnoli aveva risposto Maistro. Nella ripresa, tuttavia, il sorpasso definitivo dei toscani grazie al colpo di testa vincente di Moreo.

Questo, però, è decisamente un altro Pescara che reagisce e, soprattutto, sa stare in campo. In pochissimo tempo Breda sembra aver ribaltato la situazione, pur tra tante asperità, che c’erano prima e ci sono anche adesso. Pur tuttavia, oggi rispetto a ieri c’è un altro spirito, un altro atteggiamento, un’altra organizzazione.

Pochi fronzoli, molta praticità ma non solo difesa e contropiede. Anche una squadra capace, senza Ceter rimasto in panchina per 83′ perché non al meglio, di sviluppare geometrie palla a terra.

Col tecnico veneto Valdifiori è tornato a ricoprire il ruolo che si attaglia alle sue caratteristiche, quello di metodista. Ieri l’ex Empoli ha disegnato calcio e dettato i tempi. È stato il migliore. Naturalmente, è cresciuto ma è stato messo nelle condizioni di esprimere le sue qualità.

Fondamentale la distanza tra i reparti che, a nostro sommesso avviso, fa sempre la differenza. Al di là di numeri, formulette e sistemi di gioco.

Quando c’è compattezza un giocatore come Valdifiori riesce ad incidere. Ne ha dato ampia dimostrazione. Se, invece, la squadra si allunga, diventa tutto molto complicato.

Per applicazione, gioco e personalità, di certo la prestazione più convincente. Meno tiri in porta, è vero, ma nel contempo zero rischi.

Fiorillo ha festeggiato la duecentesima presenza col Delfino, di fatto, da spettatore. Neanche un intervento a parte un cross di Spalek e una punizione telefonata dell’ex Bjarnason. Pochissima roba.

Mai accaduto dall’inizio del campionato. Eppure di fronte c’era una rivale di fascia alta, sotto il profilo offensivo, come il Brescia. È la conferma della crescita collettiva.

Biancazzurri puniti nell’unica incertezza/disattenzione che ha provocato il rigore trasformato da Torregrossa.

Ma la reazione è stata rabbiosa e ragionata, da squadra vera. Ripresa, infatti, giocata nella metacampo avversaria, zero rischi, un rigore solare negato a Memushaj, il pari di Bocchetti e il super riflesso di Andrenacci sul sinistro ravvicinato di Nzita.

Tutto questo senza Ceter. Evidentemente, con idee e strategia si può talvolta supplire all’assenza di un giocatore comunque importante come il colombiano. Breda ha dimostrato di riuscirci.

Domenica 27 dicembre ( ore 15 ) impegno esterno sul campo dell’Entella, cenerentola della B e unica squadra ancora a secco di vittorie. Per il tecnico abruzzese Vincenzo Vivarini, subentrato a Tedino, 6 sconfitte in altrettanti incontri.

Torna a disposizione Balzano. Da oggi in gruppo Masciangelo.

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