Pescara calcio: biancazzurri senza anima e cuore, non ci sono attenuanti

Pescara calcio: a Messina biancazzurri passivi, piatti, soprattutto senza anima e cuore. La sconfitta (1-0), una logica conseguenza. Non ci sono attenuanti. Nuovo aggancio del Foggia e Picerno a due punti.

Una partita finanche difficile da commentare. È mancato tutto. Pessima prova, senza nerbo e cattiveria. Contro un avversario affamato di punti, non puoi permetterti di giocare in punta di piedi. Altrimenti rischi brutte figure. E così è stato.

Vento e terreno di gioco del “Franco Scoglio”, comunque migliorato rispetto al recente passato, non possono giustificare una prestazione così vacua di contenuti.

Semmai i biancazzurri si sarebbero dovuti adattare ma hanno clamorosamente steccato. Giusto e doveroso dire la verità.

Il Messina ha meritato interpretando la gara con aggressività. Nelle due fasi Balde è stato il giocatore chiave. Prima ha annullato Palmiero e poi ha inciso sulla trequarti e negli ultimi 16 metri. Suo infatti il tiro che ha trovato la sfortunata e decisiva deviazione di Mesik. È stato il gol vittoria.

Errori commessi, tuttavia, a monte. Palla persa a centrocampo da Merola, Balde lancia nello spazio Ragusa e si propone. Da parte dei centrocampisti nessuna copertura sullo spagnolo che riceve dal compagno di squadra e sblocca il punteggio con l’involontaria complicità di Mesik.

Il portiere siciliano Fumagalli è stato impegnato una sola volta: punizione di Palmiero e deviazione aerea di Brosco. Ovvero neanche il minimo sindacale contro una delle peggiori difese del girone.

Insomma, partita da archiviare in fretta. Dopo due trasferte di fila, domenica prossima, impegno casalingo (ore 14,30) contro la Turris degli ex Maniero e Frascatore.

In classifica nuovo aggancio del Foggia che ha battuto il Monopoli (1-0). In realtà rossoneri terzi in virtù di una migliore differenza reti.

A soli due punti il Picerno che si è imposto per 2-0 sul Cerignola. Un girone fa, alla vigilia della 15esima giornata, i lucani accusavano dal Delfino un ritardo di ben 21 lunghezze.

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