Delli Carri: “Equivoci nel varo della rosa, l’apporto di Auteri inferiore alle attese”

Ospite di “Solo calcio”, l’ex d.s. del Pescara Daniele Delli Carri ha analizzato la deludente stagione biancazzurra: “Equivoci nel varo della rosa ma l’apporto di Auteri è stato inferiore alle attese. Verratti rifiutò il Napoli, poi arrivò il PSG”.

Nel mercato estivo-ha affermato Delli Carri-diversi equivoci. Mi spiego meglio: bravi gli elementi ingaggiati ma non adatti al credo del tecnico. Soprattutto il centrocampo costituito da giocatori monopasso.

In attacco, Clemenza non è un esterno di gamba ma un trequartista di indubbie qualità tecniche. Se vogliamo, per caratteristiche, lo stesso Ferrari non proprio congeniale al gioco di Auteri. Eppure, tanto di cappello all’italo-argentino che ha realizzato 17 gol.

Centrali di difesa, fatta eccezione per Illanes, tutt’altro che aggressivi. Insomma, diverse criticità ma l’apporto di Auteri è stato inferiore alle attese.

A gennaio, la rosa è stata corretta. Con Pontisso e De Risio, un organico senza dubbio adatto al 3-4-3 ma poi dove avrebbe giocato Pompetti? Per me è un play eccezionale. In realtà, ha fatto tutto tranne che il regista.

Ho notato anche una carenza fisica. Auteri fa lavorare tantissimo i suoi giocatori in palestra. Adesso le metodologie sono cambiate. Ora i carichi sono al naturale. Zeman docet. La palestra ti riempie. Per smaltirla serve più tempo.

In sintesi una rosa non da primato ma terzo posto sicuramente alla portata. La quinta posizione finale, figlia di dettagli, rispecchia il valore dell’organico.

Zauri è subentrato a tre giornate dalla fine. Non poteva fare granché. Ha cercato di incidere sulla testa dei calciatori ottenendo risposte significative nelle due rimonte casalinghe contro Gubbio e Feralpisalò.

In una società il progetto tecnico spetta al d.s. che poi deve condividere il tutto con la proprietà. Quando un club decide di assumere un direttore, deve farlo lavorare per poterlo giudicare a fine stagione.

I play off? Vedo in finale Padova e Catanzaro. Mi piace tanto il Monopoli. Palese la mano del suo allenatore, Alberto Colombo.

Verratti disse no al Napoli disposto a versare nelle nostre casse 10 milioni di euro. Non solo, sarebbe rimasto a Pescara assieme a Insigne.

In quel periodo, Marco venne corteggiato anche da Juve, Inter e Genoa. Poi arrivò il Paris Saint-Germain“.

NEL VIDEO, UNA SINTESI DELLE DICHIARAZIONI RILASCIATE DALL’EX D.S. BIANCAZZURRO