Elezioni Abruzzo: Marsilio il presidente che “ama” gli abruzzesi” e scrive “una pagina di storia” /VIDEO

“Il popolo abruzzese mi ha dato questo onore, riconfermando il mio lavoro. Per questo vi dico vi amo!”. A Pescara il riconfermato presidente Marsilio accolto, a notte fonda, da applausi e abbracci al comitato elettorale. Alla stampa nazionale, presente in massa, dice: “Con la mia conferma scriviamo una pagina di storia come mai prima in 30 anni”. Alle 12 conferenza stampa a L’Aquila

“Il campo largo non sarà futuro del Paese. Mai negli ultimi 30 anni un presidente era stato riconfermato: è stata scritta una pagina di storia e abbattuto un altro muro. Abbiamo chiesto altri 5 anni per continuare a crescere per completare un’opera di rilancio, ricostruzione e valorizzazione che stiamo mettendo in campo”. Lo ha detto Marco Marsilio appena giunto al comitato elettorale per festeggiare la vittoria nelle regionali. 

La coalizione di centrodestra, a sostegno del candidato Marco Marsilio, rieletto presidente alle elezioni regionali in Abruzzo, ha ottenuto 316.637 voti pari al 54,67%, secondo i dati definitivi pubblicati sul sito Eligendo del Viminale. Sono 262.565 i voti pari al 45,33% per la coalizione di centrosinistra che sostiene il candidato Luciano D’Amico.

Il partito che ha ottenuto il maggior numero di voti, stando ai dati del portale Eligendo, è Fratelli d’Italia (24%), seguito dal Pd col 20%. Terza piazza per Forza Italia che conquista il 13,2%, mentre la Lega è ferma al 7,6%. M5S al 7%, dietro anche ad Abruzzo insieme (7,6%).

E ancora: “Avevo concluso il comizio di venerdì promettendo due cose: una che stasera l’unica sarda che avrebbe festeggiato sarebbe stata mia moglie; e due che vi mandavamo a letto all’una, le due al massimo, con 10 punti di vantaggio. Il testa a testa non è mai esistito, se non nella testa di chi ha provato a raccontare un altro Abruzzo. Negli ultimi anni non era mai accaduto che un presidente uscente venisse riconfermato per un secondo mandato. Il popolo abruzzese mi ha dato questo onore, riconfermando il mio lavoro. Ringrazio profondamente il popolo abruzzese per questo immenso privilegio che mi concede. Restituire alla terra dei miei padri la forza, la dignità, il ruolo che merita: è la missione della mia vita. Hanno vinto i fatti e il principio di realtà contro le narrazioni fumose e le chiacchiere vuote. Il popolo abruzzese vuole guardare al futuro e non ha nostalgia del triste passato che si è gettato alle spalle cinque anni fa. Il campo largo non è il futuro dell’Abruzzo, né dell’Italia. Agli abruzzesi dico: vi amo”.

Alla domanda su come la presidente del Consiglio Giorgia Meloni abbia accolto la sua riconferma, Marsilio ha risposto: “É andata a dormire tranquilla e felice “.

Lo staff del presidente ha comunicato che per oggi alle 12 è stata convocata una conferenza stampa a L’Aquila, a Palazzo Silone.

Marco Marsilio ha compiuto 56 anni lo scorso 17 febbraio. E’ nato a Roma da genitori di Tocco da Casauria che lasciarono l’Abruzzo in cerca di lavoro. Laureato in Filosofia all’università La Sapienza, dal 1996 al 2000 è stato vicepresidente di Azione Giovani, il movimento giovanile di Alleanza Nazionale, ma la sua militanza nella sezione di Colle Oppio risale agli anni Ottanta, quando ancora esisteva il Movimento Sociale Italiano. E da allora nasce e prosegue la sua amicizia con la Premier Giorgia Meloni e altri leader della destra romana come Fabrizio Rampelli. consigliere circoscrizionale e comunale a Roma, è stato poi eletto alla Camera nel 2008 e al Senato nel 2018. Nel 2012 è tra i fondatori di Fratelli d’Italia. L’11 febbraio 2020 viene eletto vicepresidente del Partito dei Conservatori e dei Riformisti Europei (ECR), di cui Fratelli d’Italia fa parte, al Comitato delle Regioni dell’Unione Europea, nel 2022 ne diventa presidente.

Eletto presidente della Regione Abruzzo nel 2019, nel corso del suo mandato, in un territorio alle prese con la ricostruzione post sisma, ha dovuto fronteggiare la pandemia e poi le conseguenze economiche della guerra in Ucraina. Tra i provvedimenti della sua Giunta quelli sullo spopolamento delle aree interne, la rete ospedaliera, la nuova legge urbanistica.