Pescara: all’alba via il mercato etnico, anzi no.

Al termine di una giornata convulsa, il Comune ha deciso di rinviare le operazioni di sgombero del mercato etnico dall’area della stazione ferroviaria di Pescara. Per procedere allo sgombero, previsto per l’alba di oggi, erano arrivati anche gli uomini dei reparti antisommossa.

Magari poteva ricordare un po’ troppo la tela di Penelope: di giorno l’amministrazione comunale di Pescara annuncia una delibera ad hoc per la nuova location al mercatino etnico e di notte – anzi all’alba – procede allo sgombero forzato del mercatino esistente, come se la mano sinistra ignorasse le azioni della destra. Sarà forse per questo che lo stesso Comune ha poi deciso di rinviare le operazioni di sgombero, previste per le sei del mattino di oggi per ottemperare all’apposita del sindaco Alessandrini. La decisione di rinviare lo smantellamento delle bancarelle dei senegalesi è arrivata ieri sera al termine di una riunione di maggioranza e di una giornata tesa anche all’interno del Pd, visto che non concordano sulla decisione di allontanare gli ambulanti senza offrire loro una sede alternativa. Sempre ieri pomeriggio, per eseguire le operazioni di sgombero poi procrastinate, erano arrivati gli uomini dei reparti antisommossa dei carabinieri e della polizia, mentre al mattino tra le bancarelle del mercato etnico si era palesato il presidente della Regione Luciano D’Alfonso. Successivamente, nel pomeriggio, la giunta Alessandrini ha deliberato alcune azioni principali per individuare, in tempi stretti, un’area alternativa e per verificare le posizioni degli ambulanti. Nella ricerca della nuova location sono stati coinvolti gli uffici comunali.

Le ultime novità

Questa mattina nel corso di una conferenza stampa cui hanno preso parte anche i rappresentanti della comunità senegalese, è stata comunicata la decisione dell’individuazione di una nuova area subito dopo il cavalcavia della stazione FS. Lo sgombero è rimandato e verrà effettuato in modo pacifico e sereno, assicurano da Palazzo di Città.