Bimba con epatite Abruzzo, Arico’: “La piccola sta bene e non è affetta da Covid-19”

Sta bene la bimba affetta da epatite, in cura all’ospedale di Pescara. Al momento è l’unico l’unico caso in Abruzzo.

Nessuna relazione evidente con il Covid-19 spiega al Tg8 il professore Maurizio Aricò, direttore del reparto di Pediatria dell’ospedale “Santo Spirito” il quale ribadisce l’importanza della vaccinazione anti-Coronavirus in età pediatrica.

<La piccola sta bene e l’abbiamo rivista anche questa mattina. Non ci sono segni evidenti che, oltre all’epatite, abbia contratto anche il Covid. Anche se la madre si è ammalata di Covid non sembra che la bimba sia stata contagiata. Anche se non possiamo escluderlo>: ha spiegato il professore Maurizio Aricò parlando della bambina in cura nel suo reparto.

Sulla campagna vaccinale anti-Covid in età pediatrica il professore Arico’ ne ribadisce l’importanza poichè immunizzando i bambini si evitano, tra l’altro, i ricoveri ospedalieri che creano apprensione nei genitori.

Il professore Aricò afferma: <Vaccinare i bambini è una pratica sicura, non si registrano effetti collaterali significativi e previene i ricoveri ospedalieri. Ha un valore individuale e di salute pubblica>.

 

Ci giunge in redazione, nel pomeriggio, un comunicato della Asl di Pescara che pubblichiamo a corredo del servizio del TG8. “Al reparto di Pediatria Medica dell’Ospedale di Pescara arriva notizia del caso di una bimba di 15 appena mesi ricoverata per febbre e flogosi delle alte vie aeree. “Riscontrati valori elevati di transaminasi, fino ad oltre 500 U/L, senza, al momento alcun segno di insufficienza funzionale del fegato. Sono stati indagati i marcatori dell’epatite virale tipo A- B-C-D-E, tutti negativi. In conformità con le indicazioni del Ministero, il caso, con età inferiore a10 anni, valori di transaminasi oltre 500 U/L, negatività dei marcatori per virus epatite conosciuti, ricade nella definizione di caso confermato di “Epatite acuta ad etiologia sconosciuta in età pediatrica” e pertanto è stato portato alla attenzione delle autorità sanitarie.

La piccola, pur essendo stata esposta al potenziale contagio da SARS-CoV-2 da parte del genitore, oggi positivo, non mostra segni diretti di questa infezione. Da sottolineare, invece, il reperto di positività per infezione da Adenovirus, patogeno comune anche nella età pediatrica, tradizionalmente non responsabile di quadri clinici di epatite, ma al momento sotto indagine per la sua apparente correlazione con numerosi casi di “epatite da causa sconosciuta”. Grazie alla collaborazione con il Laboratorio di Microbiologia, diretto dal Dr. Paolo Fazii, sono in corso ricerche più approfondite sul ceppo di Adenovirus riscontrato nella bambina, allo scopo di chiarire sue eventuali peculiarità che possano chiarire la ipotetica correlazione con l‘epatite in corso.

Al momento non esistono motivi di allarme per questi casi di epatite di origine sconosciuta nei bambini nel nostro territorio” commentano il Direttore della Pediatria Maurizio Aricò ed il Direttore Generale Dr. Vincenzo Ciamponi La piccola, che è nata e vive nel territorio di Pescara, sta bene, è stata dimessa, ed è seguita ambulatorialmente per verificare la normalizzazione dei valori di transaminasi.”