Chieti, strategie e opportunità per l’economia abruzzese

Un momento di approfondimento sugli asset dell’economia regionale organizzato a Chieti da Intesa Sanpaolo, con la presenza delle associazioni di categoria e dell’imprenditoria locale

Nei distretti industriali e nelle filiere un fattore strategico per lo sviluppo. A fare la differenza il posizionamento strategico delle imprese che investono in certificazioni di qualità, brevetti, sostenibilità ed energie rinnovabili. Resta solida la propensione all’export della regione e dei distretti, che raggiungono mercati sempre più lontani. Nel 2022 in Abruzzo si sono superati gli 8,8 miliardi di euro di esportazioni (+2,1%), con una ulteriore accelerazione (+12,1% tendenziale) nel primo semestre del 2023. Prioritari i temi della digitalizzazione e del reperimento di competenze sul territorio, mentre continua la fuga di laureati.

Un incontro per analizzare gli asset su cui poggiare uno sviluppo solido e diffuso per l’economia abruzzese, a partire dalla centralità e strategicità dei distretti industriali e delle filiere regionali. Questo quanto al centro dell’incontro sul tema “Scenario e trend economici dell’Abruzzo. Le specializzazioni del territorio e i distretti industriali” organizzato da Intesa Sanpaolo presso la propria sede di via Colonnetta a Chieti, che ha visto l’interlocuzione e l’approfondimento dei rappresentanti della prima banca italiana con le associazioni di categoria e l’imprenditoriale regionale. In un contesto macroeconomico che continua a presentare incertezze, infatti, la realtà del tessuto produttivo regionale e l’indagine che vi ha dedicato la Direzione Studi e Ricerche di Intesa Sanpaolo confermano la presenza di importanti punti di forza, senza dimenticare l’urgenza di sfide e criticità.

L’evento è stato aperto da Daniele D’Amario, Assessore Attività Produttive della Regione Abruzzo, Antonio D’Intino, Presidente Ance Abruzzo e Giuseppe Ranalli, Presidente Piccola Industria Confindustria Abruzzo. A seguire Giovanni Foresti e Rosa Maria Vitulano, della Direzione Studi e Ricerche Intesa Sanpaolo, hanno presentato una approfondita disamina inerente i trend dell’economia abruzzese e le sfide per essere competitivi, con particolare attenzione ai Distretti Industriali dell’Abruzzo.

Dati, dinamiche e valutazioni che hanno dato l’abbrivio alle riflessioni scaturite nell’ambito della tavola rotonda cui hanno preso parte Roberto Gabrielli, Direttore Regionale Lazio e Abruzzo Intesa Sanpaolo, Silvano Pagliuca, Presidente di Confindustria Abruzzo e Gennaro Strever, Presidente Camera di Commercio Chieti Pescara. Conclusioni affidate a Paolo Musso, Direttore Commerciale Imprese Lazio e Abruzzo Intesa Sanpaolo. A moderare l’appuntamento il giornalista Rossano Orlando.

“La forza dell’Abruzzo è nella sua vocazione manifatturiera, nei distretti e nei rapporti di filiera, dove la sinergia tra grandi e piccole imprese e l’accorciamento delle catene di fornitura generano alta qualità e grande capacità competitiva, con un approccio attento agli obiettivi ESG – ha spiegato Roberto Gabrielli, Direttore Regionale Lazio e Abruzzo di Intesa Sanpaolo -. Dal nostro dialogo costante con le imprese emerge come l’incertezza del contesto macroeconomico ha comportato una situazione di grande attenzione ma non ha fermato le aziende del territorio. Un risultato dovuto alla reattività dell’imprenditoria locale e dell’attenzione agli investimenti in grado di garantire competitività nel tempo: dinamiche che come prima banca italiana, storicamente radicata in regione, siamo attenti a sostenere in particolare, in questo momento, per quanto concerne gli investimenti in sostenibilità, indipendenza energetica, digitalizzazione. Ad oggi in Abruzzo abbiamo siglato 12 programmi di filiera, per facilitare l’accesso al credito delle imprese che ne fanno parte, che coinvolgono 450 fornitori per un giro d’affari complessivo di oltre 2 miliardi di euro”.