Brioni, sindacati insoddisfatti dell’accordo

Quello scritto ieri in Regione a Pescara con 15 nuove procedure di licenziamento, è solo l’ultimo capitolo che riguarda la Brioni

L’azienda che realizza abiti maschili con stabilimenti a Penne, Montebello di Bertona e Civitella Casanova, negli ultimi 12 anni ha perso 700 posti di lavoro. Una situazione insostenibile e uno scontro che periodicamente si riapre tra sindacati e la proprietà francese del gruppo Kering. Al tavolo oltre a Cgil, Cisl e Uil, la Regione rappresentata dal Consigliere regionale Leonardo D’Addazio ex sindacalista, il sindaco di Penne Gilberto Petrucci, l’Ispettorato del lavoro e l’Anpal. Dalla riunione di ieri è uscito un accordo che prevede la riduzione del numero degli esuberi da 24 a 15 lavoratori, ma l’insoddisfazione è palese, considerando che domani per altri 235 lavoratori che hanno accettato l’uscita volontaria incentivata, cesserà il rapporto di lavoro con la Brioni. Da canto suo la Regione ha preso l’impegno di mettere in atto un pacchetto di strumenti per la ricollocazione e riqualificazione al lavoro in altre aziende del territorio di tutte le maestranze che usciranno dai 3 stabilimenti con il coinvolgimento di tutte le parti al tavolo. A tal proposito si avrà un nuovo incontro il 23 Gennaio 2023.