Pescara, è Innamorati la squadra regina dei colli

E’ Innamorati la squadra regina dei colli pescaresi. Il team delle giovani neo-capitane Francesca Bruno e Giulia Pomponio custodirà per un anno il trofeo scultura disegnato da Pino Dolente, simbolo dell’amicizia tra le otto rappresentative in gara a Colli senza Frontiere.

C’è la gara, con gli annessi e i connessi tipici di una competizione, eppure non è la sfida a caratterizzare una manifestazione che da diciotto anni accende l’entusiasmo di fine estate, e non solo tra la gente del quartiere. La vera vittoria di Colli senza Frontiere è corale: tutti i partecipanti si distinguono per grinta, rispetto, amicizia e complicità, ingredienti essenziali di una manifestazione nata quasi per gioco nel 1996, a Pescara, e che oggi riesce ad aggregare centinaia di persone. Colli senza Frontiere è diventata maggiorenne, ma è riuscita a mantenere intatta l’energia giovanile degli esordi, pure affinata dall’esperienza e dall’impegno del direttivo di Castellamare in Festa, l’associazione organizzatrice presieduta da Maria Rita Carota. Un direttivo scanzonato, che d’inverno testa di persona i giochi da proporre e poi d’estate li inserisce in un cartellone molto divertente ma non per questo privo di difficoltà. Giochi nuovi ed esilaranti, la partecipazione dei giovanissimi, le rivisitazioni letterarie delle performance a squadre, i tornei di carte, di bocce e di biglie, il fil rouge in puro stile pancaldi e olivieri, le divertentissime sfide in piscina e la caccia al tesoro ideata da Mauro Romano, sempre diversa e originale, sono i segreti del successo di un evento che, per nove giorni, coinvolge proprio tutti. Domenica, dopo un finale emozionante, il palio è stato vinto da Colle Innamorati, che resta così in vetta all’albo d’oro di Colli senza Frontiere con 5 trofei conquistati nelle 18 edizioni della manifestazione. A fare da terzo incomodo, a sorpresa, è stato Colle Scorrano piazzatosi al secondo posto davanti a Cervone. La sfida tra otto colli di Pescara non ha deluso le aspettative, grazie all’impegno volontario di tutti, al sostegno degli sponsor e ad un finale al cardiopalma che, fino all’ultimo gioco, ha tenuto squadre e pubblico con il fiato sospeso.

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Marina Moretti: