Vigili del fuoco morti a Pennapiedimonte, restano complesse le operazioni di recupero dei corpi

Le operazioni di recupero delle salme di Nico Civitella ed Emanuele Capone, morti in una escursione a Pennapiedimonte si rivelano ancora complesse a causa delle condizioni ambientali e del livello dell’acqua del fiume Avello. Stamani ancora nulla di fatto

Continuano ad essere estremamente complesse, a causa delle condizioni ambientali e della portata dell’acqua, le operazioni di recupero delle salme dei due vigili del fuoco 42enni Nico Civitella ed Emanuele Capone, del Comando provinciale di Chieti, morti nella forra del fiume Avello, a Pennapiedimonte (Chieti), il 30 aprile, mentre erano impegnati in un’escursione.
Stamattina un nuovo tentativo di recupero è andato a vuoto, perché il livello del corso d’acqua, che si è alzato a causa del caldo e dello scioglimento delle nevi, non consente di intervenire in sicurezza. Si valutano ora altre modalità di intervento. Sul posto sono arrivati da tutta Italia esperti del soccorso in forra del Soccorso Alpino e, dal Veneto, una squadra specializzata dei Vigili del Fuoco.

Dalle 06.00 di questa mattina, dopo il briefing di coordinamento tra i responsabili delle squadre del Soccorso alpino  e dei Vigili del fuoco,  le operazioni sono riprese.

“Nella prima fase – spieg la nota della Prefettura di Chieti – sono state confermate le due linee di soccorso, la prima per operazioni in forra da parte delle squadre specializzate del Soccorso alpino e la seconda per operazioni di calata dall’alto da parte due gruppi operativi dei Vigili del fuoco specializzati in tecniche di soccorso di derivazione alpinistica, che da oggi sono integrati da un gruppo operativo del Soccorso alpino della Guardia di Finanza.

Le squadre CNSAS, giunte sul piano di forra, hanno immediatamente riscontrato condizioni di impraticabilità a causa dell’aumento della portata d’acqua, rispetto ai segni di livello apposti nella giornata di ieri.

Pertanto, all’esito della riunione svolta in data odierna con la Prefettura di Chieti, alla quale hanno partecipato tutti i soggetti coinvolti nelle attività di recupero delle salme, e a seguito di un successivo briefing operativo sul luogo delle operazioni, i responsabili di tutte le componenti operative in campo,  in attesa che il piano di forra torni ad essere praticabile in sicurezza, hanno concordato una modifica della strategia di intervento prevedendo un impiego più massiccio di droni per tentare di individuare il punto di recupero delle salme e, contestualmente, praticare manovre di calata dall’alto in forra da parte di soccorritori dei nuclei specializzati in tecniche di derivazione alpinistica dei Vigili del fuoco del Soccorso Alpino e della Guardia di Finanza.

Tali attività saranno mappate su cartografia digitale per conseguire progressivamente l’avvicinamento al punto della forra in cui sono state messe in sicurezza le barelle con i corpi.

Inoltre, si sta valutando la possibilità di approntare radure sulla parete di forra per consentire a un elicottero dei Vigili del fuoco di calare con verricello elisoccorritori in prossimità del punto di recupero delle salme”.

LA TRAGEDIA -Le vittime sono Nico Civitella ed Emanuele Capone, entrambi di 42 anni. I due uomini hanno perso la vita durante un’escursione fuori servizio a Balzolo, nel territorio di Pennapiedimonte, in provincia di Chieti. L’allarme era scattato nella serata di mercoledì 30 aprile, quando i quattro vigili del fuoco, tutti appartenenti al comando provinciale di Chieti, si erano dispersi durante l’escursione lungo il fiume Avello. Le ricerche, rese difficili dalla conformazione impervia del luogo e dalla fitta vegetazione, sono proseguite per tutta la notte e la mattinata successiva. Giovedì 1 maggio, le squadre del Soccorso Alpino e Speleologico hanno tristemente rinvenuto i corpi senza vita di Civitella e Capone, scivolati in una forra. Gli altri due vigili del fuoco che erano con loro sono stati fortunatamente tratti in salvo; uno è rimasto illeso, mentre l’altro ha riportato ferite non gravi ed è stato trasportato in ospedale a Chieti.

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Carmine Perantuono
Laureato in Giurisprudenza, è giornalista professionista dal 1997. Ricopre il ruolo di Direttore Responsabile di Rete8.