Vertenza Ball: il silenzio assordante dell’azienda

Continua la mobilitazione dei lavoratori della Ball di S.Martino sulla Marrucina con una serie di volantinaggi nei centri commerciali, ed intanto preoccupa il silenzio dell’azienda malgrado la garanzie offerte dalle istituzioni.

In una dura nota di Fiom e Fim-Cisl viene fatto il punto della situazione. Ad una settimana dal vertice presso il Ministero dello Sviluppo Economico i rappresentanti della Ball Beverage packaging Italia non hanno ancora inviato comunicazioni circa le loro intenzioni, dopo aver bloccato già dallo scorso 20 novembre la produzione e confermata l’intenzione di chiudere lo stabilimento il prossimo 31 dicembre per motivi di efficienza qualità e sicurezza, lasciando sulla strada circa 70 lavoratori.

“nei fatti l’azienda ad oggi ha offerto esclusivamente la disponibilità a valutare eventuali richieste di trasferimento delle maestranze verso altri stabilimenti sparsi tra Italia ed estero – scrivono nella nota le segreterie di Fiom Cgil e Fim Cisl – ma nella sostanza la Ball Corporation non sta discutendo della Cassa Integrazione perché non vuole chiederla, non vuole lasciare a disposizione lo stabile e non ha fatto alcuna offerta economica ai lavoratori e questo – aggiungono i sindacati – è di una gravità inaudita soprattutto alla luce della disponibilità da parte di tutte le istituzioni dal Ministero, fino al Comune di S.Martino sulla Marrucina, passando per la Regione. “

Il Ministero, infatti, ha già comunicato la disponibilità di fondi per la cassa integrazione, così come la Regione Abruzzo è pronta a mettere sul piatto un piano di corsi di formazione così come previsto nella circolare ministeriale dello scorso 4 ottobre. Perfino il Comune di S.Martino sulla Marrucina ha fatto la sua parte garantendo all’azienda una riduzione di Tari, Imu e Tasi.

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