Vaccini 12-18 anni: Figliuolo scrive alle Regioni e chiede una corsia preferenziale. L’Abruzzo c’è

Passato Ferragosto, tutti i ragazzi tra i 12 e i 18 anni potranno vaccinarsi senza dover effettuare la prenotazione: il Commissario per l’emergenza Francesco Figliuolo ha scritto alle Regioni una lettera chiedendo per loro una “corsia preferenziale” in vista della ripresa della scuola a settembre. L’obiettivo è immunizzare quel milione e 600mila ragazzi che non hanno fatto neanche una dose. L’Abruzzo è pronto.

“Sono certa che le Regioni risponderanno positivamente – dice il ministro degli Affari Regionali Mariastella Gelmini – l’avvio in sicurezza e in presenza dell’anno scolastico è un obiettivo primario”. Una decisione attesa e condivisa da tutti: il governo lo aveva stabilito nella cabina di regia del 5 agosto, prima del Consiglio dei ministri che ha reso obbligatorio il green pass per scuola e trasporti a lunga percorrenza, questi ultimi a partire dal 1 settembre.

E l’Abruzzo è più che pronto a giudicare dai numeri già raggiunti per giovani e giovanissimi. Ad oggi è la regione che più ha vaccinato nella fascia di età 17-19 anni, con una copertura del 95%. Altissimi i numeri anche per la più ampia fascia dei 12-19 anni e per quella 20-29 anni.

I minorenni devono essere accompagnati e devono avere il consenso di entrambi i genitori: al momento per gli under 18 è autorizzata la somministrazione solo diPfizer o Moderna. 
Da lunedì prossimo e fino alla fine del mese, arriveranno 10 milioni di dosi, 3 in più di quelle previste grazie all’intesa tra il presidente del Consiglio Mario Draghi e la presidente della Commissione Ue Ursula Von der Leyen.  Spingere sui giovani consentirà quindi non solo di riprendere la scuola in presenza, ma anche di avvicinarsi sempre più all’obiettivo annunciato dal governo per fine settembre e riconfermato da Figliuolo: aver vaccinato l’80% della popolazione over 12, vale a dire circa 43 milioni di italiani. Ne mancano 8, visto che sono 35 milioni gli immunizzati. Nella lettera ai governatori, il generale afferma, infatti, che la campagna “si sta sviluppando nei termini pianificati che vedono il progressivo raggiungimento degli obiettivi previsti per l’immunizzazione delle classi prioritarie, dei cittadini maggiormente vulnerabili e fragili”. Per questo le Regioni devono ora organizzare le vaccinazioni dei 12-18enni predisponendo “corsie preferenziali” e “senza preventiva prenotazione”.

Ma vaccinare gli under 18 è importante anche per un altro motivo : far ripartire senza restrizioni tutto lo sport di base, una questione sollevata dalla sottosegretaria con delega allo Sport Valentina Vezzali. Somministrare le dosi ai giovanissimi, scrive il Commissario, avrà “risvolti positivi anche per incentivare la ripresa in sicurezza sia delle attività sportive sia di quelle finalizzate a garantire il maggiore benessere psicofisico per i più giovani. Ovvio che dovranno essere immunizzati anche tutti gli allenatori e il personale tecnico che opera negli impianti e nelle associazioni sportive.

Ma quanti sono i giovanissimi non ancora vaccinati? In base ai dati sul sito del governo, i ragazzi tra i 12 e i 19 anni sono complessivamente 4.627.514 di cui 2.322.000 hanno tra 16 e 19 anni e 2.305.514 tra 12 e 15. Ad oggi hanno completato il ciclo vaccinale 1.087.646 ai quali vanno però aggiunti 1.898.333 ragazzi che hanno già fatto la prima dose e completeranno il ciclo entro la fine di agosto. Significa che per l’inizio di settembre saranno immuni quasi 3 milioni di under 19 e, dunque, ne restano da recupere poco più di 1,6 milioni.

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