Univaq, all’Ateneo dell’Aquila un’app per prenotarsi e tracciare ingressi

Ripresa all’Università dell’Aquila: un’app per prenotarsi alle lezioni e tracciare tutti gli ingressi ai vari edifici dell’Ateneo. Un sistema innovativo che sarà scaricabile tra qualche giorno.

Univaq, un’app per disciplinare gli ingressi all’Ateneo dell’Aquila ma anche per avere un tracciamento più preciso possibile dei contatti se dovesse verificarsi un eventuale caso di positività.

L’applicazione, buona sia per Android che per Apple, è già stata pubblicata ma non è visibile e sarà operativa per il rientro in Ateneo degli studenti del prossimo 5 settembre quando inizierà l’anno accademico, in presenza per quanto possibile.

A realizzarla il docente di informatica Henry Muccini con il suo gruppo di lavoro interno all’Universitá, lo stesso che ha sperimentato con successo l’algoritmo per l’eliminacode agli Uffizi di Firenze.

Il professor Muccini spiega che l’utente, una volta registrato, potrà compilare on line e questo per chiunque dovrà accedere agli edifici dell’Universitá, l’autocertificazione. In quel momento sarà rilasciato un Qr Code che gli addetti all’ingresso controlleranno con un palmare a disposizione assieme alla verifica della temperatura.

Ma non solo. Il sistema è molto preciso perché consentirà la prenotazione alle aule per le lezioni, alle biblioteche, permettendo dunque all’Ateneo di sapere chi è in un posto preciso in un determinato orario.

Un altro servizio sarà quello del controllo numerico globale di ogni edificio che avrà un numero massimale di persone consentite all’interno.

Ogni aula, infatti, verrà usata al 50% della capienza per ovvi motivi. Oltre a questo l’app avrà i servizi classici e di base per un Ateneo come rubrica docenti, news dell’Università e altro.

L’Ateneo prova così a ripartire. Le lezioni in presenza cercheranno di privilegiare in qualche modo gli studenti del primo anno ma per quanto possibile le attività saranno in presenza.

Ogni dipartimento, sentito il Rettore, avviserà ogni studente corso per corso sulle modalità delle lezioni, attraverso le loro pagine web.

Le categorie fragili e a rischio potranno avere comunque la didattica a distanza attraverso Teams. In questi giorni l’Università sta lavorando su altri strumenti e anche per acquistare materiale tecnico da mettere a disposizione degli studenti che dovessero averne necessità.

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