Ucraina: in nome della solidarietà il gran cuore degli Abruzzesi è senza colore politico

Iniziative dell’UDC a Pescara e del M5Stelle in Consiglio Regionale:  al via una raccolta di generi di prima necessità per la popolazione ucraina. E, intanto, è tutto pronto per accogliere i primi profughi riusciti a mettersi in fuga

C’è Elena in Comune a Pescara: ha riabbracciato proprio stamani, a sorpresa, la nipote scappata dalle bombe della sua città in Ucraina dove studiava giornalismo. E’ arrivata in Italia facendo l’autostop, poi con i mezzi pubblici. Un viaggio pieno di insidie e paure. Il consigliere comunale di Pescara dell’ UDC Massimiliano Pignoli con Kateryna Alerhush, presidente dell’Associazione ucraina “Nessuno Escluso”, ha promosso una iniziativa a sostegno delle popolazioni in guerra chiamando a raccolta la cittadinanza di Pescara affinché porti in Comune, nella sede del gruppo consigliare, generi di prima necessità da inviare.

Pignoli si sta occupando anche dell’arrivo dei primi profughi sbrigando tutte le pratiche burocratiche. Sempre in mattinata, Sara Marcozzi, capogruppo del Movimento 5 Stelle in Regione, ha annunciato una raccolta di viveri con un turn over giornaliero grazie anche ai cittadini ucraini che vivono in Italia: sempre da oggi, i cittadini possono recarsi in piazza Unione per fare un piccolo grande gesto di solidarietà. Il Consiglio Regionale dell’Abruzzo si è impegnato in prima linea per dare assistenza anche a coloro che vivono in Italia e che hanno lasciato i propri cari lì. Impossibile trattenere le lacrime al pensiero che parenti e amici siano rimasti nei territori colpiti dalle bombe. I cittadini ucraini ci tengono, tuttavia, a precisare che non sono nemici dei Russi ma di Putin, perché, dicono, non sono i Russi che vogliono il conflitto ma solo ed esclusivamente Putin e i suoi oligarchi. C’è chi ci ha riferito che Russi presenti in Abruzzo si stanno dando tanto da fare per aiutare i propri “fratelli” ucraini.

Continuano ad arrivare i profughi anche in Abruzzo, per lo più sono parenti che si ricongiungo. Il cuore degli Abruzzesi è grande e anche la politica, in questi casi, ha messo da parte i propri colori per un’unica bandiera che parla di pace e solidarietà.