Tutti in cerca di Grisù, il gatto fatto scendere per errore dall’Intercity

Pescara, gatto fatto scendere dal treno per errore, l’Enpa diffida Trenitalia. “Trova un gatto sul treno e decide di farlo scendere a Pescara. Peccato che Grisù, questo il nome del felino di 14 anni, stava viaggiando con i suoi proprietari, un’anziana coppia del Salento verso Torino”.

L’Enpa nazionale ricostruisce così la vicenda di un gatto fatto scendere dal treno per errore alla stazione di Pescara e annuncia di aver diffidato Trenitalia affinché prenda “provvedimenti nei confronti” del capotreno, “responsabile di questa assurda condotta”.

L’episodio è avvenuto nella notte tra sabato e domenica. Da allora vanno avanti le ricerche, di cui si sta occupando l’Enpa Pescara, con il contributo della Polfer e dei cittadini. Decine i volontari che domenica mattina, grazie ad un tam tam sui social, si sono presentati in stazione con i trasportini. Della vicenda si è interessata anche l’Associazione Italiana Difesa Animali ed Ambiente, che ha lanciato un appello all’aeroclub pescarese per l’utilizzo dei droni nelle ricerche. Il treno in questione, partito da Lecce, era diretto a Torino. Grisù, un maschio castrato di 14 anni, in piena notte in qualche modo è riuscito ad aprire il trasportino e ad allontanarsi.

E’ stato trovato mentre girava per il treno e, pensando che si trattasse di un randagio, è stato fatto scendere. La presidente nazionale dell’Enpa, Carla Rocchi, sottolinea che il responsabile “di questa assurda condotta” si è reso “colpevole del reato di abbandono di animali e maltrattamento”. Nella diffida, si legge, viene chiesto a Trenitalia di “attivare tutte le risorse possibili per trovare il micio”. L’Enpa non esclude, tra l’altro, “un esposto per l’accertamento dei fatti e di costituirsi parte civile nel caso in cui il responsabile venga rinviato a giudizio per i reati commessi. Speriamo con tutto il cuore che la situazione si risolva nel migliore dei modi possibili, ma cose di questo tipo – conclude Rocchi – non devono più succedere”.