Pasqua più cara a tavola, ma in Abruzzo reggono fiadoni, cavalli e pupe

La spesa di Pasqua subisce un aumento del 10% rispetto al 2022, ma gli italiani non rinunciano al pranzo della tradizione e ai dolci tipici. In Abruzzo sulla tavola delle feste non possono mancare fiadoni, cavalli e pupe

Secondo la Coldiretti il costo della spesa di Pasqua quest’anno arriva ad una media di 76 euro a famiglia, in aumento del 10% rispetto allo scorso anno. Si stima che il 57% degli italiani abbia scelto di mangiare a casa, il 34% con parenti e amici, con in media 6 invitati.

In più di quattro famiglie su 10 (42%) i dolci pasquali tipici si preparano in casa, anche per effetto del caro prezzi. La colomba è presente no nel 69% delle tavole, sei punti percentuali in più rispetto all’uovo di cioccolata (63%).

Lo studio della Coldiretti evidenzia che per preparare il pranzo di Pasqua si impiegheranno mediamente 2 ore, con una chiara preferenza per i menu tradizionali, ma ci sarà anche chi impiegherà ben 8 ore (18%) e chi si farà bastare una mezz’oretta per portare a tavola qualcosa di commestibile. La carne d’agnello che viene servita in quasi la metà delle tavole (44%) nelle case, nei ristoranti e negli agriturismi.

Tra le ricette della tradizione spiccano gli gnocchi filanti in Piemonte, la minestra di brodo di gallina e uovo sodo e le pappardelle al ragù di coniglio in Toscana, il salame tipico accompagnata dalla pizza al formaggio mangiata a colazione in tutto il Lazio. In Romagna sono di rigore i passatelli, in Molise è l’insalata buona Pasqua con fagiolini, uova sode e pomodori. In Puglia principe della tavola pasquale è il Cutturiddu, agnello cotto nel brodo con le erbe tipiche delle Murge, in Veneto onnipresenti le tipiche vovi e sparasi, uova sode, decorate con erbe di campo e in Trentino le polpettine pasquali con macinato di agnello. Per quanto riguarda i dolci tipici regionali, in Abruzzo protagonisti gli scenografici cavalli e pupe, in Basilicata le pannarelle, in Calabria i cuculi, in Campania la classica pastiera. Dall’Emilia arriva il Bensòne, tra i più antichi dolci prodotti nel Modenese, il Friuli regala invece la pinza, nel Lazio la pizza dolce, in Liguria i canestrelli pasquali. Dalla Lombardia arriva la classica colomba di Pasqua, mentre nelle Marche non si può rinunciare alle ciambelle pasquali. In Molise si prepara la
pigna, in Piemonte il goloso salame di cioccolato e i tirà, in Puglia immancabili le scarcelle e in Sardegna le Pardulas, a base di formaggio o ricotta.