Terremoto L’Aquila: nuova condanna per il Governo, dovrà risarcire 6 mln alle parti civili

Il Tribunale civile dell’Aquila ha condannato la presidenza del Consiglio dei Ministri a risarcire 6 milioni di euro alle parti civili per le rassicurazioni prospettate dall’ex numero due del Dipartimento nazionale di Protezione civile, Bernardo De Bernardinis già condannato con sentenza passata in giudicato a 2 anni di reclusione

Arriva una seconda sentenza di risarcimento per i familiari delle vittime. Il governo dovrà pagare altri sei milioni di euro ai familiari di otto vittime del sisma e a cinque persone rimaste ferite. Il giudice del tribunale civile dell’Aquila Baldovino De Sensi ha inflitto un nuovo maxi risarcimento alla presidenza del consiglio, istituzione a cui fanno capo sia la protezione civile che la commissione grandi rischi, colpevole di aver rassicurato la popolazione in occasione della riunione che si tenne in città, cinque giorni prima della scossa mortale. Nessun concorso di colpa alle vittime e quindi la sentenza choc, per fortuna, per la quale si prepara comunque l’appello, è stata solo una brutta eccezione. La prima sentenza era arrivata poco prima di Natale, ottenuta grazie all’impegno degli avvocati aquilani Maria Teresa di Rocco e Silvia Catalucci che avevano deciso di agire in sede civile piuttosto che penale. Sotto accusa ancora una volta il comportamento del braccio destro di Bertolaso, Bernardo De Bernardinis, già condannato in via definitiva in sede penale per omicidio colposo e lesioni personali colpose. Le sue parole furono chiare e nette: non c’era pericolo, si trattava di una situazione favorevole, uno scarico di energia continuo. Parole che persino il giudice ha citato nella sentenza civile. Il giudice ha riconosciuto anche il danno morale alle vittime. 100 mila euro per ciascuno, riconoscendo lo stato di sofferenza sopportato dalle stesse vittime nell’assistere allo stravolgimento della propria condizione verso la morte. In relazione invece alla sentenza choc della giudice Monica Croci che ha assegnato il 30 per cento di colpa alle vittime del crollo di una palazzina di via Campo di Fossa, nelle prossime settimane i familiari delle tre vittime presenteranno l’appello. Lo ha già fatto ufficialmente il Comune.