Terremoto, cinque Comuni ripiombano nell’emergenza

L’emergenza che si sovrappone alla vecchia emergenza, nei cinque Comuni abruzzesi più vicini all’epicentro del terremoto del 24 agosto si ricomincia da capo. Lo Stato di emergenza dichiarato dal Consiglio dei ministri ieri sera ha fatto ripiombare le comunità di Montereale, Capitignano, Campotosto nell’Aquilano e Rocca Santa Maria e Valle Castellana in provincia di Teramano, – Comuni inseriti nel cratere sismico della nuova emergenza – nel caos e nell’incertezza di sette anni fa.

Il nucleo della Sala operativa della Protezione civile con il responsabile della struttura dell’emergenza Silvio Liberatore e il dirigente Antonio Iovino hanno effettuato un sopralluogo e una ricognizione nei Comuni, partendo da Montereale, ancora alle prese con la gestione dell’altro terremoto. La preoccupazione del sindaco di Montereale, Massimiliano Giorgi, rimasto in contatto costantemente con gli altri sindaci del comprensorio con riunioni e telefonate, in particolare con quello di Capitignano.

santa lucia di montereale

Proprio questa mattina in una rapida riunione con la protezione civile sono state individuate le zone in cui verranno collocate le aree di accoglienza, e quelle in cui saranno poste delle tensostrutture. Tende i forma preventiva ad Aringo, Verrico, Santa Vittoria e Cabbia. Tensostrutture andranno a Montereale, Ville del Piano, Marana, Cesaproba, Ville di Fano, Paganica di Montereale.

montereale comune

Non saranno evacuati i dipendenti e i pazienti della Rsa di Montereale, ma spostati al piano terra, come informa il consigliere regionale del Pd Pierpaolo Pietrucci, che è cresciuto a Montereale ed è originario di Amatrice. Ma la gente continua ad avere paura.

A Santa Lucia, piccolissima frazione di Montereale, sono stati evacuati tutti i residenti. Storia particolare quella di questo borgo: abitata normalmente da 5-6 persone, d’estate si riempie di villeggianti, legati da origini familiari o da amicizia a questo posto: la notte del terremoto c’erano tante persone che sono fuggite in fretta e furia, lasciando tutto e tornando nelle loro città, prevalentemente Roma. Ma qualcuno è tornato a Santa Lucia a riprendere effetti personali e animali domestici.

santa lucia di montereale