Teramo, stadio Bonolis e polemiche: parla Iachini

L’ex presidente del Teramo e gestore dello stadio Bonolis, Franco Iachini,  interviene di nuovo sulla querelle legata alla gestione della struttura

La gestione si basa su una convenzione iniziata nel 2006 e che ha scatenato diverse polemiche, sia di Iachini che della città, dei tifosi e del Comune.
Le critiche si concentrano non solo sulla struttura sportiva, ma anche su quella commerciale, evidenziando la necessità di una revisione della convenzione per rispondere meglio alle esigenze della comunità e del club.

Iachini ha espresso più volte la volontà di risolvere le questioni aperte, mostrando apertura verso una possibile cessione della gestione, ma a detta sua, non c’è stata la volontà da parte dell’amministrazione comunale a chiudere la questione.

Di seguito un passaggio della nota di Iachini diffusa in conferenza stampa:

“La Soleia è titolare di una convenzione in forza della quale potrà gestire lo Stadio fino al mese di Aprile dell’anno 2041, e se deve recedere, ritiene e pretende un equo indennizzo, altrimenti andremo avanti con l’arbitrato come, in effetti, abbiamo fatto.

Siamo convinti di vincere l’arbitrato con il PEF in discussione, e portare l’attuale convenzione al 31/12/2080, nonostante avessimo formulato durante lo svolgimento del lodo, su richiesta ed indicazione da parte dell’Amministrazione Comunale, ben altri due PEF di cui, l’ultimo, prevedeva una durata fino al 31/12/2060, ed un canone per la squadra cittadina di 60.000 euro a stagione.

Qualora dovessimo perdere l’arbitrato, ci vedremo costretti a restituire la convenzione, previo risarcimento delle somme statuite per legge, (somme che sono più del doppio della richiesta da noi avanzata all’Amministrazione comunale per la risoluzione consensuale). E con tutte le conseguenze operative che ne comporta”.