Teramo: raddoppiati i casi di positivi tra i detenuti del Castrogno. Appello a Marsilio

Solo nelle settimane scorse sono state registrate 46 positività, con lo screening del 25 gennaio su circa 200 detenuti. Il numero dei positivi è salito a 102 ossia più che raddoppiato: quasi tutti asintomatici tranne un ricovero all’ospedale “Mazzini” di Teramo. Appello del sindacato SAPPE a Marsilio

Informazioni veicolate dal SAPPE e così commentate: “Lunedì sarà effettuato lo screening su altri 100 detenuti ma c’è il forte timore che i casi aumenteranno. Anche tra le fila della Polizia penitenziaria ci sono 10 unità ancora contagiate ed altri sono in quarantena per assistere figli minori in DAD. Il restante personale presente è costretto a sobbarcarsi carichi di lavoro quasi raddoppiati per garantire l’ordine e la sicurezza all’interno del penitenziario e assicurare i diritti ai detenuti”.

Il sindacato parla di “clima all’interno dei reparti detentivi sereno, nonostante alcune limitazioni imposte ai detenuti, i quali tuttavia, si dimostrano molto collaborativi tranne qualche caso isolato”.

“Quello che più ci ha lasciato sgomenti da questa emergenza è stato il silenzio del Provveditore Regionale dell’Amministrazione Penitenziaria e del Capo del Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria, nemmeno una telefonata di vicinanza. (sic!) Come Sindacato, ci sentiamo in dovere di ringraziare la Polizia Penitenziaria per lo spirito di Corpo, abnegazione al servizio e gli enormi sacrifici personali per assicurare la legalità e i diritti costituzionali ai detenuti all’interno di tutti gli istituti di pena del Paese , continuando a denunciare il sovraffollamento delle prigioni e la gravissima carenza degli organici della Polizia Penitenziaria . Solo a Teramo mancano infatti 57 unità”.

“Ci auspichiamo che il Presidente della Regione Abruzzo da sempre vicino al personale della Penitenziaria si adoperi celermente per convocare un tavolo tecnico per rivedere il protocollo di che trattasi e che il nuovo Prefetto di Teramo si rechi al più presto in visita all’istituto di pena ‘Castrogno’ di Teramo per toccare con mano le gravissime criticità operative denunciate e lo stato di abbandono in cui versa portando un segno di vicinanza dello Stato”.