Teramo: per Antonetti “il cuore istituzionale della città fermo al terremoto”

“Nove anni dopo il terremoto, il cuore istituzionale di Teramo è ancora fermo al palo. La storica sede del Municipio, evacuata e mai ripristinata, resta il simbolo, secondo il consigliere comunale di opposizione Carlo Antonetti, del fallimento dell’amministrazione D’Alberto, accusata di “immobilismo e incapacità gestionale”

L’edificio, strategico per storia, identità urbana e funzione amministrativa, è oggi uno dei nodi centrali del dibattito politico. Mentre si moltiplicano le iniziative per rilanciare il centro storico e sostenere il commercio, la mancanza della sede comunale viene indicata da Antonetti come una delle principali cause della desertificazione del cuore cittadino. A essere contestata è soprattutto la “sequela di annunci ufficiali disattesi”: “Da febbraio 2023 a oggi si sono susseguite promesse su gare d’appalto imminenti, cantieri al via, progetti in fase avanzata. Ma nei fatti, il progetto esecutivo è stato inviato all’Ufficio Speciale per la Ricostruzione soltanto a fine gennaio 2024, avviando un iter tecnico ancora lungo e incerto. Nel frattempo, il Comune continua a sostenere un affitto da oltre 100 mila euro l’anno per la sede provvisoria, mentre i costi del progetto sono lievitati dai 5,2 milioni di euro iniziali agli oltre 10 milioni stimati nel 2024”.

Per Antonetti, si tratta dell’ “emblema dello scempio” amministrativo, aggravato — denuncia — da una comunicazione pubblica fatta di “mistificazioni e vane promesse”. Da qui la richiesta di un gesto netto: le dimissioni immediate del sindaco D’Alberto, giudicato ormai privo della credibilità necessaria a guidare il processo di ricostruzione.