Teramo: l’Istituto Zooprofilattico tra varianti, bilanci ed investimenti

A Teramo ieri conferenza stampa di fine hanno l’Istituto Zooprofilattico “Caporale” che ha ripercorso l’imponente lavoro portato avanti nell’ultimo anno specie nell’ambito del Covid. 

Nella nostra regione il primo caso sequenziato e confermato della nuova variante Omicron è stato scovato dai laboratori di genetica molecolare dell’Università d’Annunzio. Il tampone in questione è quello di un 52enne della provincia di Chieti, che potrebbe aver contratto il virus in occasione di una manifestazione pubblica a cui ha partecipato fuori regione. L’uomo però non presenta sintomi di rilievo ed è in isolamento domiciliare. Non sono ricoverati nemmeno gli altri tre casi sospetti della variante sudafricana scovati sempre ieri, sempre nel Chietino.

A Teramo ieri conferenza stampa di fine hanno l’Istituto Zooprofilattico “Caporale” che ha ripercorso l’imponente lavoro portato avanti nell’ultimo anno. Un 2021 che ha visto in prima linea costante fino a giugno l’Izs al “servizio” della macchina sanitaria in piena pandemia da Covid-19. Inoltre il 2021 è stato un anno in cui, come ha illustrato nella conferenza di fine anno il direttore generale Nicola D’Alterio, il personale dell’Istituto ha portato avanti la bellezza di 99 progetti di calibro nazionale ed internazionale, conquistando anche importati risultati ed encomi all’estero, basti pensare ai riconoscimenti ottenuti dal Ministero e alla straordinaria collaborazione scientifica ed istituzionale con la Namibia, solo per fare un esempio. Un bilancio positivo per lo Zooprofilattico che guarda al nuovo anno forte di 5 milioni di euro investiti nella manutenzione, l’avvio dei lavori della nuova sede a Colleatterrato e forte anche di un nuovo logo identificativo, un logo che, a detta del dg D’Alterio, conferma quello che l’Izs è e resta: “Noi siamo l’Izs di Teramo”. E da Teramo, rappresentando l’Abruzzo, dialoga a testa alta con il resto del mondo.  

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