Teramo, incendi in tutta la provincia: danni a Campli, Atri, Sant’Omero, Montorio, Mosciano e Valle Castellana

Continua la lotta agli incendi anche in provincia di Teramo. Vigili del fuoco al lavoro da Campli ad Atri, da Sant’Omero a Montorio, da Mosciano a Valle Castellana e, nel capoluogo, nelle frazioni di Miano e Sardinara.

Enormi i danni rilevati in tutta la regione. I vigili del fuoco del Comando provinciale di Teramo e dei distaccamenti di Nereto e Roseto sono in azione da ore, supportati dalle squadre provinciali giunte dai Comandi dell’Aquila e di Ascoli. La situazione più difficile si è registrata ad Altavilla, frazione di Montorio, dove in sessanta sono rimasti fuori casa e hanno trascorso la notte fuori.

Il Comune ha messo a disposizione dei cittadini evacuati il Palazzetto dello sport e il campo sportivo per poter passare la notte in sicurezza. Grazie all’imponente lavoro dei vigili del fuoco, che sono riusciti a spegnere il vasto incendio, le persone sono potute rientrare in casa questa mattina.

Un coordinamento istituzionale più solido, accompagnato da un riordino delle competenze sempre più necessario dopo lo svuotamento di funzioni delle province, ristori immediati e adeguati per riparare i danni e restituire alle città colpite i loro patrimoni naturali, investire sul sistema di prevenzione di incendi sia boschivi che non boschivi potenziandolo e aumentando il numero di mezzi a disposizione.
Sono alcune delle priorità evidenziate dal sindaco di Teramo Gianguido D’Alberto nella sua veste di presidente Anci Abruzzo dopo gli incendi che tra ieri e oggi hanno devastato l’Abruzzo.

“Ieri tantissimi sindaci si sono trovati in prima linea di fronte all’emergenza – ha detto d’Alberto – tanto che nell’incontro di oggi in Regione è emerso che c’è stato un momento in cui erano addirittura 36 gli interventi attivi sul territorio. Una situazione sicuramente eccezionale,straordinaria, anche a fronte delle temperature africane, ma non imprevedibile”.

Da qui, secondo D’Alberto, la necessità di una riflessione seria a tutti i livelli istituzionali. “Quanto accaduto ieri ha evidenziato la necessità di un coordinamento istituzionale più solido – ha continuato il presidente Anci – nel rapporto fra sindaci, Regione e altri enti e di rivedere l’assetto istituzionale delle competenze che non è mai stato definito in modo chiaro e organico dopo lo svuotamento di competenze delle
Province”.

Tra le priorità, anche quella di conservare e potenziare i finanziamenti per il sistema di prevenzione e protezione. “I vigili del fuoco anche ieri sono stati straordinari nel fronteggiare un attacco così violento – ha aggiunto -, si è riusciti a limitare i danni salvando vite umane ma in alcune situazioni non è stato possibile un intervento tempestivo per l’assenza di mezzi, soprattutto aerei”. E’ dunque necessario per D’Alberto rendere più solido il sistema di prevenzione, oltre che stanziare i ristori necessari per riparare i danni. “Servono risorse, e credo si vada verso la richiesta dello stato d’emergenza – ha concluso – per un territorio colpito al cuore”.