Sarà un Natale pieno di incertezze per i 160 lavoratori della Tekal di Via Po a San Giovanni Teatino, l’azienda continua a pagare gli stipendi con forte ritardo nonostante goda di ottima salute.
Accordi non rispettati, stipendi in ritardo e poca chiarezza sul destino dei 160 lavoratori della Tekal di San Giovanni Teatino, azienda del Gruppo Mazzucconi, specializzata nella produzione di braccetti per alcune delle più importanti marche automobilistiche al mondo. L’allarme proviene dalle Rsu Ugl, rappresentate da Paolo Martella che, a seguito di vari incontri con i vertici aziendali, ormai da fine estate, continua a registrare un comportamento, a suo dire, non proprio rispettoso nei confronti delle maestranze. In un primo momento erano stati annunciati degli esuberi e una volta avviate tutte le procedure per una quindicina di esodi volontari, l’azienda ci ha ripensato a fronte di nuove commesse, quando ormai i dipendenti interessati avevano consumato tutto il monte ferie, poi il pagamento degli stipendi ben oltre il termine concordato, creando non pochi disagi nei confronti di coloro che devono abitualmente far fronte a delle scadenze, come i mutui per la casa. Oggi la più totale incertezza sul pagamento della tredicesima, come ultimo tassello a una preoccupante violazione, secondo l’Ugl, degli accordi sindacali:
“Un comportamento che non possiamo più tollerare – tuona il segretario provinciale dell’Ugl Chieti-Pescara Armando Foschi – a fronte di nuove importanti commesse vengono avanzate richieste di continui straordinari e turni anche nei giorni festivi, ma quando si tratta di pagare entro i termini gli stipendi, l’azienda continua a procrastinare senza una valida ragione. A questo punto andremo avanti con le nostre sollecitazioni investendo del problema le Istituzioni, dall’assessore regionale alle attività produttive Tiziana Magnacca, al sindaco di San Giovanni teatino Giorgio Di Clemente, affinché facciano sentire anche la loro voce.”
