Sulmona, ritorna l’incubo degli incendi sul Morrone

Complice la violenta ondata di caldo, che ha investito anche l’Abruzzo, ritorna l’incubo degli incendi sul Morrone

In nottata è stata presidiata la zona mentre i sindaci di Sulmona, Gianfranco Di Piero e di Pratola, Antonella Di Nino, rimasti a lungo sul posto, hanno aperto i rispettivi Coc.Così come sei anni fa, l’incendio è partito dai piedi della montagna, quello abitato dall’uomo. Al momento non è certo che si sia trattato di un incendio volontario e quindi doloso, ma i sospetti sono tanti. Dai primi accertamenti e riscontri sembrerebbe che, all’inizio le fiamme si siano sviluppate nei pressi di una cava di materiale inerte, a ridosso di una piccola discarica, proprio nelle vicinanze dei primi tornanti che conducono al Colle delle Vacche, quasi totalmente devastato dai roghi di sei anni fa. Si salvò miracolosamente il rifugio ma non il resto della vegetazione e degli alberi, anche di
grosso fusto, che furono totalmente divorati dal fuoco. Sei anni fa l’allora procuratore Giuseppe Bellelli, ora in servizio al tribunale di Pescara, aprì un’inchiesta perché, fin dai primi momenti, fu accertato che a dare fuoco alla montagna era stato un piromane.

Nuova allerta per il Monte Morrone, la sacra montagna di Celestino V messa a dura prova ancora una volta dalle fiamme. Un vasto incendio è divampato nel pomeriggio di ieri, poco prima delle 17, nella frazione Bagnaturo di Pratola Peligna. Una colonna di fumo nera si è alzata su tutta la città, riportando alla mente l’estate di sei anni fa quando per oltre tre settimane le fiamme hanno tenuto sotto scacco il Morrone. La Procura della Repubblica aveva aperto pure un’inchiesta contro ignoti che, a distanza di anni, non ha portato a dare un nome e un volto ai responsabili. Il rogo si è sviluppato su un vasto fronte tant’è che sono intervenute diverse squadre di Vigili del Fuoco, carabinieri forestali, Protezione Civile e unità del Parco Nazionale abilitate. Sul posto sono intervenuti anche due elicotteri per effettuare sganci d’acqua. Non disponibili i Canadair dirottati per l’emergenza in Sicilia. Da Napoli è giunto anche un elicottero  Erikson. Nel frattempo è stato istituito il COC ed il sindaco di Sulmona si è tenuto in costante contatto con il Prefetto dell’Aquila. Preoccupazione per una fabbrica di fuochi pirotecnici nella zona presidiata dai vigili del fuoco. Alcuni cittadini residenti nella Frazione di Badia si sono riversati in strada lasciando le proprie abitazioni. A preoccupare maggiormente le forti raffiche di vento che cambiando di direzione possono dirigere le fiamme verso le loro abitazioni. Seguita con apprensione l’evoluzione della situazione.