Soccorsi in montagna, l’Abruzzo presenta il dispositivo Recco per trovare i dispersi

La presentazione del sonar Recco

L’Abruzzo è la prima regione appenninica a dotarsi del sonar Recco, il sistema elettronico che serve per ritrovare tempestivamente i dispersi in montagna. La tragedia del Velino ha dato il là a questa operazione. L’assessore regionale Guido Liris ha voluto ricordare quei tragici momenti e le vittime.

E’ stato dopo la tragedia del Velino che la Regione ha istituito un tavolo permanente per la sicurezza in montagna, decidendo così di dotarsi di un sonar Recco a disposizione dell’Abruzzo e delle regioni limitrofe. Il dispositivo elettronico è fondamentale per ritrovare tempestivamente le persone sepolte nella neve a seguito di una valanga o i dispersi in montagna. La Regione annuncia anche iniziative di sensibilizzazione a partire dalle scuole.

Il Recco, trasportato da un elicottero, può individuare un segnale a 80 metri di distanza. Ma anche il rilevatore leggero, che si usa a mano, ha una portata importante. Il presidente del soccorso alpino Abruzzo Daniele Perilli ha spiegato anche il funzionamento dello strumento e ha ringraziato la Regione per questo sostegno importante nell’attività.

“Sono stati già formati tecnici e piloti di elicottero – ha detto Perilli – in Abruzzo e nelle regioni limitrofe. Per tutto l’anno il personale viene addestrato opportunamente, questo aspetto è fondamentale. L’obiettivo è abbassare il numero di soccorsi. Ma nel 2020, nonostante il lockdown, nel mese estivo c’è stata l’esplosione dei numeri, per questo bisogna lavorare sulla prevenzione”.

Il rilevatore è un trasmettitore-ricevitore che emette un segnale direzionale da un’antenna. Se il segnale colpisce un riflettore viene ritrasmesso verso il rilevatore e convertito in un impulso audio, il cui volume è proporzionale all’intensità del segnale ricevuto. Il segnale passa facilmente attraverso aria, neve asciutta e ghiaccio. Oggi numerosi modelli di sci, giacche scarponi, zaini e caschi hanno la piastrina già incorporata. Ma se non c’è la piastrina Recco, i rilevatori possono individuare oggetti elettronici come un telefonino o le chiavi dell’auto, anche se sono ormai scarichi. Anche gli oggetti di metallo producono un’interferenza rilevata dal sistema, ma il segnale è molto più debole.

Alla conferenza stampa hanno partecipato il presidente della Regione Abruzzo, Marco Marsilio, e Mauro Casinghini, direttore dell’agenzia regionale di Protezione Civile.

“Questa iniziativa – sostiene Marsilio – mette l’Abruzzo all’avanguardia. Noi abbiamo fatto la nostra parte, acquisendo la centralina e addestriamo il personale creando l’infrastruttura di base per rendere le ricerche sempre più fruttuose e veloci, ma invitiamo chi va in montagna a dotarsi degli strumenti necessari per la sicurezza”.

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