Sisma L’Aquila, udienza bis per risarcimenti ai familiari di Genny e Giusy

Sisma L’Aquila, si torna in aula per la causa bis. Alle 9.30 al Palazzo di Giustizia ci sarà l’ultima udienza civile sulle responsabilità per la morte di due ragazze Genny e Giusy Antonini in via Campo di Fossa

Si discuterà nel merito della causa per il risarcimento ai familiari delle due ragazze. Stessi attori e stessi legali della sentenza choc di un mese fa della giudice Monica Croci che ha assegnato il 30% delle responsabilità alle vittime per aver avuto un comportamento incauto nel non uscire di casa. Sentenza che ha indignato l’intera città e non solo. Non ci sarà la Croci, il giudice della causa bis è Baldovino De Sensi. Il suo è il primo pronunciamento giudiziario dopo la sentenza della Croci. Comprensibile dunque l’attenzione puntata su questa causa. La causa delle due sorelle doveva andare a sentenza con quella delle altre tre giovani vittime ma ci fu un problema con i fascicoli che nel frattempo sono stati ricostruiti. Dunque il 26 ottobre è partita la causa bis con la prima udienza nella quale De Sensi ha dato mandato ai legali delle parti di ricostruire i fascicoli riguardanti la causa delle due sorelle rinviando la trattazione a domani martedì 8 novembre.

Udienza, quella di domani, che potrebbe essere l’ultima con la sentenza. Ovviamente come si spiegava c’è molta attesa per vedere il comportamento del giudice, se userà lo stesso metro di giudizio della Croci o farà come in tutte le altre sentenze sui crolli dando cioè la responsabilità agli eredi del costruttore e ai ministeri competenti. Come si sa però dopo la sentenza choc ci sarà anche il ricorso in appello. I ricorsi al momento sono due, il primo è quello dei familiari delle tre vittime. A rappresentarli sarà l’avvocato Luciano Angelone.

Il secondo ricorso invece è quello del comune dell’Aquila presentato dall’avvocato e dirigente comunale Domenico De Nardis che lamenta un evidente errore nella sentenza che impone al municipio aquilano di pagare circa 13 mila euro di spese legali per aver chiamato in causa gli eredi del progettista dell’edificio crollato. Per il comune la sentenza ha stabilito che l’ente non ha responsabilità, dunque la sentenza che gli impone di pagare è sbagliata.