Scuole Caramanico e Valle Subequana: niente accorpamento

È arrivata la deroga per il temuto accorpamento delle scuole di Caramanico e Castelvecchio Subequo: lo comunica l’assessore regionale Santangelo

Nei giorni scorsi, anche a livello locale, si sono levate diverse proteste, basti pensare a quelle di Caramanico Terme e della Valle Subequana. La questione è sentita in molte regioni italiane, in generale si teme che l’assenza di una scuola sul territorio rischi di aggravare ulteriormente il già complesso problema dello spopolamento dei piccoli comuni e dei paesi di montagna.

Il tema è stato affrontato anche nel recente film di successo del regista Riccardo Milani, che ha scelto proprio l’Abruzzo come set del suo “Un mondo a parte”.

La deroga di oggi è, appunto, una deroga, non una soluzione definitiva: il problema resta, ma almeno le comunità di Caramanico e della Valle Subequana posso tirare un (temporaneo?) respiro di sollievo. A comunicare la decisione dell’Ufficio scolastico regionale è l’assessore regionale all’Istruzione e all’Edilizia scolastica Roberto Santangelo:

“Ringrazio il direttore dell’Ufficio scolastico regionale Massimiliano Nardocci per la sensibilità e l’apertura al dialogo dimostrate nell’affrontare la questione relativa alle scuole secondarie di primo ciclo nei comuni di Caramanico Terme e Castelvecchio Subequo.

Possiamo annunciare che non ci sarà l’accorpamento delle classi per l’anno scolastico 2024-2025 nei due comuni montani, una deroga del tutto eccezionale che si lega strettamente alle politiche a tutela delle aree interne, soprattutto in virtù dei dati relativi alle iscrizioni alle scuole materne che lasciano intendere la necessità di adottare misure adeguate per contrastare lo spopolamento. L’Ufficio scolastico regionale e l’assessorato regionale all’Istruzione e all’Edilizia scolastica rinnovano quindi la collaborazione per rispondere alle esigenze delle famiglie del territorio”.

Di benessere a scuola si è parlato nel convegno organizzato dalla Cisl Scuola Abruzzo e Molise nell’aula magna dell’istituto Acerbo di Pescara.

“Per tutelare le scuole delle aree interne occorrono deroghe” ha detto il segretario regionale Cisl scuola Abruzzo e Molise Davide Desiati.

Per Roberto Calienno, segretario nazionale Cisl scuola, “il benessere deve ripartire dall’abolizione del precariato e da una contribuzione da adeguare alla media europea”.