Sciopero rifiuti: anche in Abruzzo sit-in, e disagi, per dire no alla destrutturazione del settore

No alla destrutturazione del settore: questo hanno ribadito gli addetti ai servizi ambientali abruzzesi in un sit-in, dinanzi alla Prefettura dell’Aquila, in adesione allo sciopero nazionale proclamato dalle organizzazioni sindacali Fp Cgil, Fit Cisl e Uil trasporti.

Ciò che chiedono è una correzione immediata dell’articolo 177 del Codice degli appalti che obbliga le aziende concessionarie ad esternalizzare l’80% di tutte le attività anche nei casi in cui le stesse vengano svolte direttamente dal proprio personale azzerando di fatto un servizio essenziale per le comunità locali che hanno già scelto, nel 2011, la gestione pubblica di questi servizi.

Una norma che per i sindacati incide sui costi economici obbligando le aziende a spezzettare il servizio rapidamente con gare al ribasso e mettendo a rischio migliaia di posti di lavoro in un comparto che, invece, negli anni ha visto crescere soggetti industriali capaci e professionalità importanti. Un settore, inoltre, a forte rischio infiltrazioni malavitose destinate ad aumentare – per i sindacati – con la frantumazione dei servizi. Al governo si chiede di intervenire per evitare una privatizzazione selvaggia, ai parlamentari abruzzesi di aprire un tavolo di confronto. Ezio Coletti della Fp Cgil, Primo Cipriani della Uil Trasporti e Giuseppe Castellano in rappresentanza della Fit Cisl hanno sottolineato come sia fondamentale l’intervento a livello nazionale con il sostegno che chiedono alla politica locale.

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