Scade la proroga del bando: 150 lavoratori Asl1 a rischio in Abruzzo

L’allarme è arrivato da più parti, politica e sindacati: 150 lavoratori della Asl 1 Avezzano Sulmona L’Aquila rischiano il posto

È una delle conseguenze dei tagli anti deficit della sanità adottati dalla Regione Abruzzo. Sarebbero 150, tra amministrativi e tecnici, i lavoratori Asl1 che rischiano di perdere il posto di lavoro a seguito della nota che intima alla Asl1 “la sospensione della procedura di aggiudicazione della gara per l’affidamento del servizio di supporto amministrativo e tecnico dell’azienda sanitaria”. Una scelta adottata dal direttore del Dipartimento Sanità della Regione Abruzzo, Emanuela Grimaldi.

L’altro ieri (vedi qui l’articolo di Rete8) il segretario provinciale della Uil Fpl, Antonio Ginnetti, aveva rivolto un appello al presidente della Regione Abruzzo Marco Marsilio e alla politica regionale “affinché intervengano su questa scellerata disposizione, revocandola immediatamente”.

Il riferimento è alla missiva inviata già da tempo al manager della Asl Ferdinando Romano, nella quale si parla di contenimento dei costi della sanità. Emergerebbe che l’affidamento qualificato come appalto, sia in realtà una somministrazione di personale. Di qui in via cautelativa la sospensione. La Uil si era anche detta pronta ad azioni eclatanti da concordare con le altre sigle sindacali.

Anche la Cgil, con Antony Pasqualone, è intervenuta parlando di scenario drammatico. Sulla stessa linea i partiti di centrosinistra che hanno chiesto un confronto immediato.

Il raggruppamento temporaneo di imprese (Biblos, Az Solutions e Vigilantes Group), che si è aggiudicato il vecchio bando per i servizi di supporto amministrativi e tecnici della Asl 1, è stato prorogato 9 mesi fa. La scadenza è fissata al 15 maggio, quindi da domani circa 150 persone potrebbero perdere il loro posto di lavoro poiché le procedure relative alla nuova gara per l’affidamento del servizio sono state congelate proprio mentre la Asl 1 si apprestava ad approvare i relativi atti.

“Tra i partecipanti ci sono moltissimi precari che ora rischiano di andare a casa. Si tratta di lavoratori addetti ai servizi amministrativi e tecnici, molti dei quali svolgono le loro funzioni da oltre dieci anni, la cui attività è fondamentale per l’operatività stessa della Asl” ha ricordato Ginnetti.

Anche un gruppo di precari di cooperativa sociale che lavorano per la Asl 1 di Avezzano-Sulmona-L’Aquila sta vivendo “l’incubo licenziamento”.

Di seguito la nota inviata alla redazione:

“Dopo anni di impegno costante tra settore amministrativo e tecnico, oggi ci troviamo davanti a un drammatico bivio: la proroga che avrebbe garantito la continuità lavorativa per altri quattro anni è stata bloccata, a causa dei tagli previsti a livello regionale. Questa situazione ci lascia sgomenti. Il rischio concreto è una catastrofe occupazionale che colpirebbe decine di famiglie e che rappresenterebbe un ulteriore colpo all’economia del territorio aquilano, già fortemente provato. Non possiamo pensare che il futuro di questa terra sia affidato esclusivamente a supermercati, bed & breakfast e locali. La nostra comunità ha bisogno di lavoro stabile, servizi pubblici funzionanti e prospettive concrete per i giovani e per chi ha già dato tanto. Siamo lavoratori e lavoratrici che hanno svolto con dedizione e sacrificio i propri compiti, spesso in condizioni difficili, al servizio della salute pubblica. Oggi chiediamo soltanto di poter continuare a farlo, nel rispetto della dignità di ciascuno e della funzione sociale che ogni giorno svolgiamo.

Facciamo appello alle istituzioni affinché non si giri lo sguardo altrove, ma si trovi una soluzione che possa scongiurare il licenziamento o il taglio delle ore, ed offrire continuità e sicurezza a chi ha costruito un’esperienza professionale importante e utile per la collettività. Non chiediamo privilegi, chiediamo solo di non essere dimenticati”.