Saldi estivi, le associazioni chiedono una data unica

Che la data di inizio dei saldi estivi sia unica: è questa la richiesta delle associazioni di categoria, inoltrata all’assessore al commercio del Comune di Pescara, Alfredo Cremonese, durante il tavolo tecnico che si è riunito questa mattina.

La data nazionale, fissata per il 3 luglio, potrebbe slittare per consentire ai commercianti di recuperare il tempo perso durante le lunghe chiusure causate dal Covid, sulla scia di quanto stabilito dalla Regione Puglia, che ha posticipato al 24 luglio l’avvio dei saldi. Per sostenere la ripresa del commercio, duramente provato dalla pandemia, lo slittamento di qualche giorno degli sconti potrebbe anche essere utile, ma solo in caso di un’omogeneità di regole su base nazionale, onde evitare fughe di acquirenti con danni da concorrenza limitrofa extraregionale, che altrimenti sarebbero un ulteriore colpo di grazia all’economia del commercio locale, che sconta anche la concorrenza dell’online.

«Possiamo essere d’accordo sullo slittamento della data dei saldi estivi, purché sia una data nazionale», ha dichiarato Gianni Taucci, direttore di Confesercenti Pescara. «Se infatti partissimo in ritardo rispetto a Marche, Lazio e Molise rischieremmo addirittura di essere penalizzati dagli acquisti fuori regione fatti dai consumatori. Per non parlare dell’on line che, uniformandosi alla data nazionale del 3 luglio, danneggerebbe ulteriormente il commercio locale.»

«Posticipare rispetto al nazionale significherebbe far perdere opportunità di lavoro ai nostri commercianti, perché in molti andrebbero a fare acquisti tra Marche, Molise e Lazio», ha aggiunto Riccardo Padovano, presidente di Confcommercio Pescara. «Basta guardare a territori di nicchia: è necessario avere una visione territoriale globale.»

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