Porta del Bataclan ritrovata in Abruzzo, procuratore Renzo: indagini internazionali ancora in corso

Ritrovamento porta Bataclan: il murale di Bansly ritrovato nel teramano. All’Aquila conferenza al Palazzo di Giustizia. L’attività investigativa è ancora in corso

È stata ritrovata in un casale di campagna nel teramano la porta del Bataclan con il murale di Banksy rubata nel 2019.

Del ritrovamento, messo a segno dai carabinieri della compagnia di Alba Adriatica, si è parlato in una conferenza all’Aquila al palazzo di Giustizia con il procuratore distrettuale Michele Renzo.

Il ritrovamento è stato possibile a seguito di indagini condotte dalla procura distrettuale in collaborazione con gli organi di polizia e con la magistratura francese che era presente all’Aquila con un suo rappresentante.

Non abbiamo molti dettagli, ha detto Renzo, perché cooperazione è anche saper rispettare i confini degli altri paesi. Sulle indagini fatte in Francia dobbiamo avere riservatezza. Non abbiamo elementi concreti per pensare ad un movente diverso da quello economico, ha comunque affermato.

Il Colonello Emanuele Pipola, comandante provinciale di Teramo dei Carabinieri ha espresso soddisfazione e ha ringraziato i Carabinieri di Alba Adriatica e il nucleo di tutela patrimonio culturale di Ancona.

Il Pm David Mancini ha detto che sono stati usati strumenti tecnonologici e investigativi importanti. I Carabinieri di Alba mi hanno seguito su questa strada, dice, e il risultato è arrivato. Importante l’aver creduto nell’idea di cooperazione.

L’opera è stata portata in Abruzzo ma prima è stata spostata in diversi luoghi. Attraverso un reticolo di ricostruzioni e dati tecnici è stato possibile individuarla. Il fatto che sia stata trovata nel teramano non riconduce a legami con il terrorismo, ha voluto chiarire il procuratore, elementi ad oggi non ce ne sono per pensare a cose diverse dal denaro.

A raccontare un po’ di dettagli il comandante della compagnia di Alba Adriatica Emanuele Mazzotta. L’abitazione è in campagna, occupata da cittadini cinesi che sono oggetto ora di verifiche. L’impressione però è che erano inconsapevoli del valore dell’opera.

Il soggetto che invece l’ha portata nell’abitazione ne aveva accesso e disponibilitá e l’aveva nascosta in un locale di sgombero. Ci sono attività investigative ancora in corso. Per ora non ci sono arresti. Il rappresentante della polizia giudiziaria francese ha raccontato anche un fatto emozionale. Il poliziotto francese che all’epoca operó al Bataclan è lo stesso che ha agito anche ora nel ritrovamento.

L’opera attribuita allo street artist Banksy era apparsa a fine giugno 2018 sulla porta sul retro del Bataclan in omaggio alle vittime degli attentati del 13 novembre 2015. A dare notizia del furto, il 26 gennaio 2019, era stato lo stesso Bataclan esprimendo su twitter una profonda indignazione. L’omaggio dell’artista era alle 90 vittime dell’attentato al teatro parigino.

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