Polizia, Sap e Siulp rilancia il problema degli organici in provincia dell’Aquila

I sindacati della Polizia a L’Aquila continuano a lanciare un allarme sulla carenza di personale nella provincia: “ha raggiunto livelli insostenibili, con conseguenze dirette e pericolose sulla sicurezza dei cittadini”

Polizia di stato nelle aree interne sempre più sguarnita di unità. Il SAP ha denunciato che i 27 rinforzi tra Polizia, Carabinieri e Guardia di Finanza sono destinati alla costa e nessuno alle aree interne.
Ma prima del SAP era intervenuto il Siulp denunciando anche il problema dei pensionamenti, a fronte di questo non ci sono adeguati rimpiazzi.

“L’ultimo piano di mobilità nazionale” -spiega il SIULP- “prevede appena 10 agenti da assegnare alla provincia dell’Aquila – nessuno al Commissariato di Avezzano e nessuno al Commissariato di Sulmona – a fronte di 43 poliziotti che andranno in pensione nel solo anno 2025. Un saldo fortemente negativo che si inserisce in una ormai nota tendenza drammatica: dal 2022 al 2026 i pensionamenti in provincia supereranno le 250 unità. A soffrire di questa situazione non è solo l’Amministrazione di pubblica sicurezza, ma soprattutto la cittadinanza, che si ritrova con un numero sempre più esiguo di operatori di polizia disponibili per il controllo del territorio e della sicurezza stradale nei principali centri della provincia: L’Aquila, Avezzano e Sulmona. Grande è lo sforzo per mettere una sola Volante su strada e sono sempre meno i poliziotti specializzati nelle sale Operative che coordinano le attività operative degli equipaggi. I Commissariati di Avezzano e Sulmona, in particolare, versano in condizioni allarmanti, al punto di mettere a serio rischio i servizi minimi essenziali”.

“La carenza di personale è talmente grave” -prosegue la nota -“da compromettere il funzionamento quotidiano e la capacità operativa delle strutture. Tutto ciò il SIULP lo aveva ampiamente previsto e denunciato già nel 2023, in occasione dell’elevazione della Questura dell’Aquila in prima fascia. In quella sede esprimemmo forti dubbi circa l’effettiva sostenibilità di tale operazione, proprio a causa della scarsità di risorse umane disponibili. All’epoca, la politica preferì intestarsi meriti non suoi, annunciando con enfasi grandi flussi di poliziotti verso il capoluogo abruzzese. Annunci che oggi, come temuto all’epoca dal SIULP, si rivelano vuoti e ingannevoli. Il SIULP chiede con forza un’inversione di rotta immediata, a partire da un piano straordinario di assegnazioni per colmare il gap che si è creato negli ultimi anni e garantire la presenza delle forze dell’ordine in modo capillare sul territorio. Se non si interverrà con urgenza, le città di L’Aquila, Avezzano e Sulmona saranno realmente a forte rischio sicurezza. Le forze di polizia non possono più essere lasciate sole, e i cittadini non possono pagare il prezzo dell’inefficienza di chi, pur avvisato, ha scelto di non ascoltare”.

L'autore

Carmine Perantuono
Laureato in Giurisprudenza, è giornalista professionista dal 1997. Ricopre il ruolo di Direttore Responsabile di Rete8.