Pineto: il Comune vince la sua battaglia, 8 milioni di tasse dalle piattaforme petrolifere

Battaglia vinta per il Comune di Pineto di fronte alla Commissione Tributaria Provinciale di Teramo sul pagamento dell’Imu e della Tasi per le annualità 2016-2019 da parte delle piattaforme petrolifere di Eni Spa e di Edison Spa (Eneargen Italy) presenti nel tratto di mare antistante la cittadina adriatica

La sentenza della Commissione ha dato ragione al Comune, rilevando la fondatezza delle sue richieste sulla base della vecchia normativa. L’importo complessivo degli accertamenti Imu e Tasi del Comune di Pineto, relativi alle annualità 2016-2019, al netto delle sanzioni (da escludere secondo quanto stabilito dalla Commissione Tributaria Provinciale di Teramo) ammonta a più di 8,7 milioni di euro. Per le annualità successive la legge ha istituito l’Impi (imposta sulle piattaforme marine), che decorre dal 2020 e un decreto ministeriale fissa l’individuazione dei Comuni legittimati ad avere il riconoscimento del gettito tributario. Inaspettatamente, il decreto ha individuato per Pineto solo due piattaforme, escludendo le altre e la centrale a terra che raccoglie tutte le lavorazioni delle piattaforme stesse. Per questo l’ente, al pari di altri Comuni, ha impugnato il decreto.

Il sindaco Robert Verrocchio ha commentato: “Eni Spa e Edison Spa dovranno pagare. La commissione tributaria ci ha dato ragione. Siamo felici di questa prima vittoria, era giusto che fosse riconosciuto il nostro diritto all’Imu e alla Tasi per quelle annualità. Ora occorre guardare avanti e fare in modo che la nuova imposta sulle piattaforme che è stata individuata non venga attribuita con criteri sbagliati. Tutti i vizi che abbiamo individuato nel decreto sono stati impugnati e siamo certi che il Tar del Lazio darà ragione alle nostre argomentazioni”.

Il Comune in una nota evidenzia anche come dopo la vittoria del primo contenzioso con l’Eni, che nel 2018 mise nelle casse comunali circa otto milioni di euro, le società petrolifere avessero continuato a denegare l’obbligo di pagamento dell’Imu e della Tasi nonostante la Cassazione ne avesse stabilito con più sentenze l’imponibilità. Dal 2020 è stata istituita la nuova imposta Impi confermando di fatto l’imponibilità delle piattaforme. “Anche stavolta”, evidenzia l’ente pinetese, “siamo stati il primo Comune a far sentire la propria voce, sostenendo i propri diritti e in generale quello di tutti i Comuni, facendo ancora una volta da apripista per gli interessi di tutti”.