Pettorano sul Gizio: operaio 55enne trovato morto in casa, si indaga per omicidio. Ascoltati figlio e nuora.

Ha 55 anni, è di origine kosovara e si chiama Adem Berisha l’uomo trovato morto in casa a Pettorano sul Gizio. Il corpo senza vita è stato trovato intorno alle 3. Si ipotizza il decesso per soffocamento. Ascoltati, dalle 12, il figlio e la nuora. Aperta un’inchiesta.

Intorno a mezzogiorno il figlio e la nuora della vittima sono stati accompagnati nella caserma dei carabinieri di Pettorano per essere ascoltati come persone informate sui fatti. Dalla ricognizione effettuata sul corpo dell’uomo, dal medico legale Ildo Polidoro, sarebbe emerso che la morte dell’uomo è sopraggiunta per soffocamento. Subito dopo l’esame Polidoro non ha voluto rilasciare dichiarazioni, limitandosi a riferire che nelle prossime ore sarà eseguita l’autopsia, dopo che la Procura avrà dato il nulla osta.

Sul caso, infatti, il sostituto procuratore Edoardo Mariotti, da poco tempo insediato nella Procura di Sulmona, ha aperto un fascicolo per risalire alle cause ed eventuali responsabilità della tragedia. Disposti il sequestro giudiziario dell’abitazione di Pettorano sul Gizio, dove è avvenuto il decesso, e del corpo dell’uomo trasportato all’obitorio dell’ospedale di Sulmona in attesa dell’autopsia. Al momento non ci sarebbero indagati, anche se la situazione potrebbe avere importanti sviluppi nelle prossime ore. 

Dai primi accertamenti, sarebbero stati rinvenuti segni sul collo della vittima provocati probabilmente da un cavo del telefono. Le indagini dovranno ora chiarire se si è trattato di un gesto autolesionistico oppure causato da terzi. Il corpo, inoltre, sarebbe stato spostato dal luogo della presunta aggressione alla camera da letto. Per questo al vaglio degli inquirenti c’è anche l’ipotesi omicidio e, comunque, non si esclude nessuna pista.
A prestare i primi soccorsi proprio i familiari che hanno dato l’allarme e che sono stati ascoltati, per diverse ore, dai carabinieri alle prese con la ricostruzione delle ultime ore di vita dell’operaio edile di origini kosovare. Si tratta, nello specifico, del figlio e della moglie. Una volta usciti dalla caserma hanno fatto ritorno in una casa poco distante da quella dove è stato trovato morto l’uomo.

Sul posto sono intervenuti 118 e Carabinieri della compagnia di Castel di Sangro che hanno chiesto ausilio al Nucleo Operativo per accertamenti più specifici.

La Procura ha aperto un fascicolo sul caso e ha incaricato il medico legale, Ildo Polidoro, di effettuare un sopralluogo.