Pescara: caso inchiesta lavori pubblici, Consiglio straordinario infuocato

Fischi, contestazioni e urla nella seduta consiliare aperta alla città, andata avanti fino a tarda sera. Oltre all’ordine del giorno della maggioranza, passa quello dell’opposizione a costituirsi parte civile

Un Consiglio Comunale straordinario voluto dalle opposizioni di centrosinistra con un coro unanime indirizzato al sindaco Masci: “Dimettiti”. Ma il primo cittadino non ne ha alcuna intenzione, anzi rilancia, affermando che si proseguirà con i lavori fino al termine del mandato. Il Consiglio è stato voluto alla luce dell’inchiesta su presunti appalti truccati e droga in cambio di favori e che ha portato all’arresto del dirigente del Comune dei Lavori Pubblici, Trisi, e di altre tre persone. Ieri bagarre in aula, con comitati e cittadini all’attacco della giunta Masci e i sit in sono proseguiti anche al di fuori di Palazzo di Città. Alla fine il presidente del Consiglio Comunale Antonelli è dovuto ricorrere ai Vigili del Fuoco con la sospensione del Consiglio. Alle 23.30 l’approvazione dei due ordini del giorno di maggioranza e opposizione. Erika Alessandrini, M5stelle ha tuonato: “Pescara non ha più un sindaco che ha tradito la città dicendo di non conoscere nulla di quanto si svolgeva all’interno del Comune”. Masci ha sempre affermato il contrario è ha detto che i controlli saranno ancora più serrati sulla buona amministrazione. 

 

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