Aca: riconfermata, per altri 3 anni, Giovanna Brandelli

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Giovanna Brandelli continuerà a guidare l’Aca per altri tre anni. Lo ha deciso, ieri, l’assemblea composta dai sindaci dei 64 comuni soci dell’azienda acquedottistica. Confermati anche i consiglieri di amministrazione uscenti Donato Di Matteo e Pierpaolo Canzano

Durante la riunione è stato approvato anche il bilancio di previsione che conferma il risanamemto dell’azienda finita, tempo fa, in concordato.

Così al Tg8 Giovanna Brandelli Presidente Aca: “Sono molto contenta, molto motivata dalla rinnovata fiducia dei sindaci. Sento che il servizio idrico cambia la qualità della vita delle persone. Comprendo l’impatto sociale di questo lavoro e, di conseguenza, mi impegno. Questo nuovo mandato apre una nuova fase: la chiusura del concordato, la capacità di contrarre mutui e di destinare una quantità maggiore di risorse alla realizzazione degli investimenti. L’azienda, negli anni, si era molto concentrata sulla parte fognaria. Adesso si deve concentrare molto di più sulla gestione delle reti. Sulla limitazione delle perdite sono stati presentati dei progetti candidati ai finanziamenti del Pnrr. Crediamo, tuttavia, che non saranno sufficienti perchè c’è una richiesta di finanziamento di 50 milioni per tutto l’Abruzzo, quindi per tutti i gestori regionali. Aca ne ha bisogno molto di più per la riabilitazione, per la riqualificazione delle reti e il completamento degli interventi.

Cosa si prevede per quest’estate?: “Sicuramente abbiamo una riserva idrica maggiore rispetto a quella dello scorso anno. Le premesse sono meno critiche ma rimane sempre la necessità di prevedere una grande variabilità della domanda di consumo. Faccio l’esempio del comune di Silvi Marina costituito da 16 mila abitanti. Ad agosto, normalmente, diventano 100 mila. Quindi, in conseguenza della vocazione turistica dei comuni costieri dobbiamo regolare la rete in funzione, appunto, di questa considerevole variabilità della domanda. Serve una sensibilizzazione dell’uso dell’acqua potabile. Un cambiamento di cultura da parte dei cittadini abruzzesi che non hanno mai avuto problemi di riserva idrica”.