Pescara: riqualificazione Rancitelli a costo zero?

Una grande occasione, forse irripetibile per il quartiere Rancitelli a Pescara: sfruttare le misure contenute nel decreto rilancio, ovvero “sismabonus” ed “ecobonus” per demolire e ricostruire, a costo zero, alcune palazzine. Informato del progetto il comitato “Per una nuova Rancitelli”.

“Ferro di cavallo” a Pescara, nel quartiere Rancitelli. Zona troppo spesso alla ribalta della cronaca per spaccio e controlli antidroga o per episodi ancora più gravi. Stavolta, però, la vicenda assume tutt’altro tenore. Nelle intenzioni di Regione, Comune e Ater ci sono progetti importanti. In sostanza le 6 palazzine in cui vivono circa 400 persone, verranno demolite e ricostruite sfruttando i fondi “sismabonus” ed “ecobonus”, previsti dal decreto rilancio. In pratica a costo zero. Ieri in Regione, a Pescara, riunione informativa a cui ha partecipato ance il comitato “Per una nuova Rancitelli”, presieduto da Francesca Di Credico.

“I progetti da parte dell’Ater – ha detto Francesca Di Credico – andranno redatti entro dicembre sia per il “Ferro di cavallo” che per il resto del patrimonio dell’Ater. Sono stanziati stanziati 1,5 milioni, di cui 400 mila per Pescara, per studi di fattibilità e progetti. Tuttavia bisogna fare il fretta perchè il termine ultimo dei lavori è stato fissato per giugno 2022. Le famiglie? Il problema – ha concluso Di Credico – sarà ricollocare in altri alloggi Ater le famiglie regolari, ma è impensabile che quelle irregolari vengano buttate per strada, perchè ci sono disabili, bambini e persone anziane”.

Sulla riunione di ieri pubblichiamo la nota inviataci dall’ufficio stampa del consigliere regionale Guerino Testa, che ha convocato l’incontro a cui hanno preso parte, in video conferenza, l’assessore regionale al Bilancio e Patrimonio, Guido Quintino Liris, e il direttore regionale del dipartimento Territorio e Ambiente, Pierpaolo Pescara. Presenti anche l’assessore e i consiglieri comunali, Alfredo Cremonese, Zaira Zamparelli e Fabrizio Rapposelli.

“Alle due certezze – hanno chiarito Testa e Liris – ossia la partenza delle procedure per l’abbattimento e la ricostruzione del “ferro di cavallo”, il cui progetto di fattibilità economico-finanziaria redatto dall’Ater sarà pronto entro massimo 15 giorni, e la scadenza fissata a giugno 2022 per la chiusura degli interventi, è stato ribadito un altro punto fermo: per invertire la rotta occorre un completo piano di riqualificazione di quel rione che punti ad un modello di centralità urbana. Il primo vero esperimento in città di rigenerazione urbana di un territorio periferico molto problematico. Il confronto con Di Credico, – hanno evidenziato – è stato prezioso per meglio focalizzare quelle più “celate” necessità che solo un residente può esternare. Perché la qualità architettonica è importante ma non basta, si dovrà tener conto di tutta una serie di specificità progettuali in grado di privilegiare il rapporto con il resto della città. E’ proprio questo il tema centrale, il vero elemento distintivo: uno sforzo di visione in grado di individuare ciò che davvero potrà rendere Rancitelli connesso ed inclusivo”. “I servizi, il mondo della scuola e dello sport al momento carenti di strutture, le aree dismesse – ha affermato Di Cretico – rappresentano delle priorità assolute ma sono tanti i temi su cui ragionare per raggiungere l’obiettivo comune di trasformare il nostro quartiere in una residenza ambita. Ora, come è noto, è solo un luogo dormitorio dal quale tutte le persone per bene voglio andar via. Le nostre battaglie spero che questa volta trovino concreto e definitivo supporto da parte delle Istituzioni, a vario titolo competenti sulla materia, e non posso non apprezzare di essere stata per la prima volta invitata a partecipare ad un incontro tecnico che mi ha permesso, direttamente in una sede istituzionale, di apprendere informazioni sullo stato dell’arte e soprattutto di illustrare le nostre idee circa l’opera di riqualificazione che riguarda in primis noi residenti. Rilanciare i quartieri degradati urge anche in previsione del progetto della nuova Pescara se davvero si ambisce ad un’area metropolitana che abbia un ruolo di spicco nel centro Italia” . “La Regione Abruzzo – hanno sottolineato Liris e Testa – è la prima Regione italiana ad aver anticipato, a livello regionale, le iniziative contemplate dal decreto “Rilancio” in tema di Sisma bonus ed Ecobonus, finanziando le Aziende Territoriali Regionali per le attività di progettazione propedeutiche alle esecuzioni dei lavori. Siamo a lavoro da mesi per individuare soluzioni che non si identifichino solo nella buona edificazione ma che si concentrino su un’urbanistica innovativa e funzionale – hanno concluso – capace di cancellare definitivamente quell’ambiente degradato facendolo riemergere in tutta la sua essenzialità”.

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